Del 2 Ottobre 2023 alle ore 09:45
Eraldo Monzeglio, calciatore e allenatore italiano, fu non solo un campione di calcio, ma anche un eroe di guerra e un intimo amico della famiglia Mussolini. Questo articolo ripercorre la sua vita, dall’inizio della carriera sportiva alla sua partecipazione come volontario di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale.
Eraldo Monzeglio, nato a Vignale Monferrato il 5 giugno 1906, è stato un’icona del calcio italiano e un eroe di guerra. La sua vita è stata un mix di successo sportivo, legami con la famiglia Mussolini e servizio coraggioso come volontario in tempi di conflitto.
I primi passi nel Calcio
La carriera di Monzeglio nel calcio iniziò nel 1924 quando esordì nella Divisione Nazionale, la massima serie del calcio italiano, indossando la maglia del Casale. Tuttavia, fu nel 1926, quando si unì al Bologna, che iniziò a guadagnare notorietà. In nove stagioni con il Bologna, Monzeglio giocò 252 partite e segnò 4 gol in campionato. La sua versatilità e la sua abilità nel gioco lo fecero emergere come uno dei difensori più promettenti dell’epoca.
Il Campione del Mondo
La carriera internazionale di Monzeglio lo vide indossare la maglia della nazionale italiana in 35 partite. Il momento culminante della sua carriera fu la partecipazione ai Campionati del Mondo del 1934 e del 1938, in cui l’Italia trionfò in entrambe le edizioni. Monzeglio giocò un ruolo fondamentale in queste vittorie, e la sua abilità difensiva contribuì in modo significativo ai successi italiani.
L’Amico della Famiglia Mussolini
Un aspetto unico della vita di Monzeglio fu la sua stretta amicizia con la famiglia Mussolini. Durante il suo periodo alla Roma, Monzeglio divenne amico dei figli del Duce, Bruno e Vittorio Mussolini. Non solo condivise con loro la passione per il calcio, ma divenne anche il maestro di tennis personale della famiglia Mussolini. Questa amicizia si consolidò ulteriormente nel 1935, quando Monzeglio stava per trasferirsi dalla Roma alla Lazio. Una telefonata diretta a Benito Mussolini stesso risolse la questione e confermò il suo passaggio alla Roma.
Il Volontario di Guerra
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Monzeglio si offrì volontario per il servizio militare. Partì per il fronte russo nel 1942 come parte dell’effort bellico italiano. Dopo l’esperienza in Russia, si trasferì a Villa Feltrinelli, sul lago di Garda, dove alloggiava Mussolini. Oltre a riprendere gli incontri di tennis con il Duce, divenne uno degli uomini di fiducia di Donna Rachele Mussolini. Monzeglio svolse un ruolo cruciale nell’organizzazione di tentativi di salvataggio di prigionieri di guerra italiani.
Il Dopo-Guerra e la Carriera da Allenatore
Dopo la guerra, Eraldo Monzeglio intraprese una carriera di allenatore di calcio. Allenò squadre come la Juventus, il Napoli e la Sampdoria. Nel 1971, ricevette il titolo di commendatore insieme a Giuseppe Meazza e Giovanni Ferrari per il suo contributo al calcio italiano. Monzeglio mantenne un profilo relativamente basso riguardo ai suoi legami con la famiglia Mussolini e alla sua esperienza durante la guerra.
Eraldo Monzeglio morì a Torino il 3 novembre 1981, all’età di 75 anni, e fu sepolto nel cimitero di Casale Monferrato, vicino alla tomba di Umberto Caligaris. La sua vita eccezionale, fatta di trionfi sportivi, amicizie importanti e servizio coraggioso, continua a essere ricordata come una parte significativa della storia italiana.
FONTI:
Il campione del mondo che giocava a tennis con Mussolini – Il Nobile Calcio
Eraldo Monzeglio – Wikipedia
L’articolo Eraldo Monzeglio: La Vita di un Campione e Volontario di Guerra è già apparso su Il Corriere Nazionale.