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Del 1 Ottobre 2023 alle ore 09:20

L’Università di Cambridge ha realizzato le Medieval Murder Maps, una risorsa digitale che traccia le scene del crimine di allora

AGI – Un progetto di mappatura dei casi di omicidio nell’Inghilterra medievale, ha aggiunto Oxford e York alla pianta degli omicidi londinesi del XIV secolo, scoprendo che la popolazione studentesca di Oxford era di gran lunga la più letale e violenta di tutti i gruppi sociali o professionali delle tre città. Lo rivela lo studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge, che hanno realizzato le Medieval Murder Maps, una risorsa digitale che traccia le scene del crimine sulla base delle indagini tradotte dalle inchieste di 700 anni fa dei coroner, ovvero coloro che agiscono da ufficiali giudiziari e indagano sui casi di morte.

Si stima che il tasso di omicidi pro capite a Oxford fosse dalle 4 alle 5 volte superiore a quello della Londra o della York del tardo Medioevo. Tra gli assassini di Oxford con un passato noto, il 75% è stato identificato dal medico legale, come clericus, così come il 72% di tutte le vittime di omicidio di Oxford. In questo periodo, è più probabile che clericus si riferisca a uno studente o a un membro della prima università.
“Una città universitaria medievale come Oxford aveva un mix micidiale di condizioni”, ha detto Manuel Eisner, autore principale della mappa degli omicidi e direttore dell’Istituto di Criminologia di Cambridge. “Gli studenti di Oxford erano tutti maschi e di solito avevano un’età compresa tra i quattordici e i ventuno anni”, ha spiegato Eisner.
“Si trattava di giovani uomini liberati dagli stretti controlli della famiglia, della parrocchia o della corporazione, e spinti in un ambiente pieno di armi, con ampio accesso ai locali dove vi era accesso a birra e alle prostitute”, ha continuato Eisner. “Oltre agli scontri tra città e città, molti studenti appartenevano a confraternite regionali, chiamate nazioni, un’ulteriore fonte di conflitto all’interno del corpo studentesco”.
Un nuovo sito web, lanciato oggi dal Violence Research Centre di Cambridge, permette agli utenti di confrontare, per la prima volta, le cause e i modelli di violenza urbana nell’Inghilterra medievale in tre città. Il sito presenta una nuova mappa degli omicidi avvenuti a York durante la sua Eta’ dell’Oro, nel XIV secolo, quando, spinta dal commercio e dal tessile, la città fiorì con il calare della peste nera.
Molti dei casi di York documentano faide tra artigiani che svolgono la stessa professione, dalle lotte a colpi di coltello tra lavoratori della conceria, alla violenza mortale tra fabbricanti di guanti. I registri dei coroner sono cataloghi di morti improvvise o sospette stilate da una giuria di residenti locali. Registrati in latino, includono nomi, eventi, luoghi e persino il valore delle armi del delitto. Utilizzando i rotoli e le mappe dell’Historic Towns Trust, i ricercatori hanno costruito un atlante stradale di 354 omicidi in tutte e tre le citta’. Per decine di questi casi sono ora disponibili versioni audio delle inchieste, in modo che gli utenti possano ascoltare i dettagli dei casi medievali più intriganti.
La mappa originale di Londra, pubblicata nel 2018, è stata rimodellata e aggiornata per includere gli incidenti, registrati dal medico legale, le morti improvvise, i decessi in carcere e gli incidenti della chiesa del santuario, che comportavano la fuga di un presunto criminale verso la terra santa, che concedeva quaranta giorni per negoziare con il coroner. Questa situazione spesso portava all’esilio dal regno: il criminale confessava e veniva indirizzato verso un porto concordato attraverso il quale lasciava definitivamente l’Inghilterra.
“Quando nell’Inghilterra del tardo Medioevo veniva scoperta una sospetta vittima di omicidio, si cercava il medico legale e l’ufficiale giudiziario locale riuniva una giuria per indagare”, ha affermato Eisner. “Una tipica giuria era composta da uomini locali di buona reputazione, il quale compito era quello di stabilire il corso degli eventi ascoltando i testimoni, valutando le prove e quindi nominando un sospetto”, ha proseguito Eisner.
“Le accuse venivano riassunte dallo scriba del coroner“, ha aggiunto Eisner. Secondo i ricercatori, questi rapporti erano una combinazione di lavoro investigativo e di voci. Alcune giurie hanno costruito strategicamente narrazioni volte a influenzare i verdetti, come la legittima difesa. “Non abbiamo prove che dimostrino che le giurie abbiano mentito intenzionalmente, ma molte inchieste saranno state basate sulle sole informazioni disponibili”, ha spiegato Stephanie Brown, storica e ricercatrice di Cambridge.
“In molti casi, è probabile che la giuria abbia indicato il sospetto giusto, mentre in altri questo potrebbe non essere accaduto”, ha aggiunto Brown. All’inizio del XIV secolo Oxford era uno dei centri di apprendimento più importanti d’Europa. La città aveva una popolazione di circa 7 mila abitanti, con forse 1.500 studenti. Sulla base delle loro ricerche, Eisner e Brown stimano che il tasso di omicidi nella Oxford del tardo Medioevo fosse di circa 60-75 ogni 100.000 abitanti.
Si tratta di un tasso circa 50 volte superiore a quello attuale delle citta’ inglesi del XXI secolo. Il mix di giovani studenti maschi e alcolisti era spesso una polveriera di violenza. Alcuni casi di Oxford rivelano spaccature tra studiosi provenienti da diverse parti delle isole britanniche. Gli alloggi erano spesso organizzati in base alle regioni di provenienza degli studenti e gli attriti tra settentrionali e meridionali, o tra irlandesi, gallesi e inglesi, erano comuni.
“Le circostanze che spesso portavano alla violenza sono simili a quelle di oggi, come i giovani uomini affiliati a un gruppo che si dedicavano al sesso e all’alcol durante i periodi di svago nei fine settimana”, ha precisato Eisner. “Le armi non erano mai lontane e l’onore maschile doveva essere protetto“, ha continuato Eisner. “La vita nei centri urbani medievali poteva essere dura, ma non era affatto priva di leggi: la comunita’ conosceva i propri diritti e ricorreva alla legge quando emergevano conflitti”, ha evidenziato Eisner. “Ogni caso offre uno spaccato delle dinamiche che hanno generato un’esplosione di violenza in una strada dell’Inghilterra di circa sette secoli fa”.

L’articolo Mappati gli omicidi medievali. Gli studenti di Oxford erano i più sanguinari è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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