Del 30 Settembre 2023 alle ore 21:37
Un viaggio a Schio alla scoperta di una comunità straordinaria. Un’isola felice nel cuore della provincia che può fare scuola in Italia
In un mondo che spesso sembra sempre più omogeneo, esistono comunità che mantengono un carattere unico, un’identità profondamente radicata nella loro terra. E una di queste comunità, che risponde al nome di Schio, ha attirato la nostra attenzione con una forza irresistibile, tanto che ci siamo sentiti spinti a mettere il naso in quel luogo per scoprire se le voci fossero vere.
Il termine “Schiocentrismo” potrebbe sembrare provocatorio, ma ci ha incuriosito. Tacciando gli amici di Schio, in modo scherzoso, di voler esportare il loro modo di vivere in tutta Italia, abbiamo voluto vedere se effettivamente fosse vero. Abbiamo voluto capire se l’affermazione di Andrea Motta, il suo motto “acta non verba” (fatti e non parole), fosse più di una semplice frase.
Quello che abbiamo scoperto è stato sorprendente. Schio è molto più di una semplice località di provincia; è un esempio di comunità unita e ben organizzata. Invitati all’inaugurazione della nuova sede (concessa dal Comune)dei gruppi ( lasciamo perdere la formalità delle sigle, vogliamo essere attenti più che altro alle storie di gente italiana vera) guidati dall’amico Andrea, siamo stati testimoni di una cerimonia impeccabile, in cui nulla è stato lasciato al caso.
Insieme ad Andrea (a sx)
Le delegazioni provenienti da diverse parti del Nord Italia hanno affollato questa “sperduta landa” per partecipare all’evento. Non solo le Autorità sono state protagoniste, ma tutti insieme È stato un vero spettacolo di affiatamento, amicizia e perfezione organizzativa. Non una mosca volava, e tutto sembrava funzionare come una macchina perfettamente oliata.
La sede, seppur piccola, è funzionale e ben attrezzata, inserita perfettamente nella comunità e nel tessuto urbano del paese. Questo è ciò che definiamo “Schiocentrismo”: la capacità di essere un esempio per altre comunità in Italia.
La sede
Abbiamo visto persone entusiaste e ammirate venire da fuori Schio per partecipare a questo evento straordinario. Possiamo non essere metodici come l’entusiasta Andrea Motta e la sua “tribù”, o forse non condividiamo identiche opinioni su tutto, ma siamo uniti da una storia comune. Questi luoghi, come il Pasubio, sono sacri per la nostra storia nazionale. Qui i nostri nonni hanno combattuto e vinto una guerra che ha reso l’Italia la nazione che è oggi.
La cerimonia esterna
Schio è un’isola felice, ma è anche un faro di energia e ispirazione per tutti noi. Lo Schiocentrismo esiste davvero, e dovremmo essere fieri di questa comunità straordinaria che continua a onorare la nostra storia nazionale e a condividere momenti di gioia con il resto d’Italia. Bravi ancora, gente di Schio, evviva l’Italia!L’articolo Lo Schiocentrismo esiste davvero è già apparso su Il Corriere Nazionale.