Del 30 Settembre 2023 alle ore 14:55La straordinaria carriera di Ferruccio Tagliavini, tenore italiano celebrato per la sua voce calda e morbida, è stata plasmata da esperienze di guerra e una passione precoce per il canto.
Ferruccio Tagliavini, nato a Reggio Emilia il 14 agosto 1913, è stato uno dei più celebri tenori italiani del XX secolo. La sua carriera musicale è stata caratterizzata da una voce straordinaria, calda e morbida, che lo ha reso noto in tutto il mondo. Tuttavia, dietro questa straordinaria carriera si cela una storia di volontariato di guerra e una passione precoce per il canto che hanno plasmato la sua vita e la sua arte.
La Giovinezza e l’Inizio del Cammino Musicale
Ferruccio Tagliavini è nato a Villa Cavazzoli, una località alle porte di Reggio Emilia. Da bambino, la sua famiglia si trasferì a Barco, dove Tagliavini iniziò a coltivare la sua passione per il canto. Benché i genitori lo incoraggiassero a prendere lezioni di canto, inizialmente si interessò maggiormente all’elettrotecnica e alla meccanica. Tuttavia, il destino aveva in serbo per lui un percorso diverso.
Nel 1931, su insistenza del padre, Tagliavini si iscrisse all’istituto “Achille Peri” di Reggio Emilia, dove ricevette le prime lezioni di canto dal maestro Pietro Melloni. Il suo talento emerse rapidamente, e nel 1935, allo scoppio della guerra d’Etiopia, partì volontario per l’Africa Orientale Italiana, dove rimase per un anno.
L’Ascesa Come Tenore
All’età di ventiquattro anni, Tagliavini partecipò a un concorso di canto a Parma e vinse una borsa di studio che gli consentì di iscriversi al Conservatorio Arrigo Boito, dove studiò sotto la guida di Italo Brancucci. Nel 1938, trionfò al “Concorso Nazionale di Canto Lirico” dell’Opera nazionale del dopolavoro, guadagnandosi un corso di perfezionamento presso il Teatro Comunale di Firenze.
Il 27 ottobre 1938, Tagliavini fece il suo debutto a Firenze nella famosa opera “La bohème”, ottenendo un successo strepitoso. Questo fu solo l’inizio di una carriera internazionale. Nel corso degli anni, si esibì in importanti teatri d’opera in tutto il mondo, da Buenos Aires a New York, da Londra a Parigi.
Durante la campagna d’Italia tra il 1943 e il 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, Tagliavini cantò in numerosi concerti per le truppe alleate americane e britanniche. La sua voce divenne un faro di speranza e conforto per i soldati impegnati in uno dei periodi più bui della storia.
Una Carriera Poliedrica
Oltre alla sua brillante carriera operistica, Ferruccio Tagliavini si distinse anche nel mondo del cinema. Il suo volto simpatico e fotogenico gli valse un ruolo nel film “Voglio vivere così” (1942), che fu accolto con entusiasmo dal pubblico. Tagliavini recitò in otto film, mostrando il suo talento non solo come cantante, ma anche come attore.
Vita Privata e Ultimi Anni
Dal punto di vista personale, Ferruccio Tagliavini visse una vita ricca di passioni e relazioni. Nel 1941, durante una rappresentazione de “L’amico Fritz” al Politeama Garibaldi di Palermo, conobbe il soprano Pia Tassinari, con cui si sposò il 30 aprile 1941. Tuttavia, la sua vita sentimentale fu spesso complessa e disseminata di avventure galanti.
Nei suoi ultimi anni, Tagliavini trascorse la vecchiaia in povertà e solitudine, ricevendo un assegno mensile di sostegno da Luciano Pavarotti. Morì all’età di ottantuno anni nella sua villa di Reggio Emilia, ma la sua voce rimarrà per sempre un’incantevole eredità nel mondo dell’opera.
Ferruccio Tagliavini rimane un’icona della musica italiana, un artista la cui carriera è stata intrecciata con la storia del suo paese e le sfide della sua epoca. La sua voce soave e il suo spirito di volontariato di guerra continuano a ispirare appassionati di musica e coloro che apprezzano il coraggio e la dedizione di un uomo che ha dato tanto al mondo attraverso la sua arte e il suo talento.
Fonti:
Ferruccio Tagliavini – WikipediaL’articolo Ferruccio Tagliavini: La Voce Soave dell’Italia e il Volontariato di Guerra è già apparso su Il Corriere Nazionale.