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Del 19 Settembre 2023 alle ore 20:44Testo e foto Alessandra Gentili
Foto: Museo Victoria & Albert  Dundee
Oggi mi trovo a Edimburgo con Greta. E’ una mia amica italiana di Napoli, che mi accoglie nella sua nuova casa. Mi fa vedere il suo giardino e immediatamente iniziamo a parlare di piante, fiori, aiuole da potare e mi illustra il suo progetto. Mi parla anche di un possibile spazio per l’orto…..che qui in Scozia e’ un po’ difficile da realizzare. Cosi ci sediamo fuori, in questa serata di settembre particolarmente calda. Questa settimana, infatti, il clima ci ha regalato delle temperature estive. Il termometro ha registrato  anche  22-23 gradi, che a noi possono sembrare pochi, ma qui la percezione e’ completamente diversa. A quelle temperature fa caldo, si può andare in spiaggia, e molti scozzesi fanno il bagno in mare. Per  noi l’acqua rimane comunque molto fredda, considerando che Edimburgo e’ molto vicina alla punta sud del Firth of Forth, cioè la foce del fiume Forth. Fare il bagno qui, significa nuotare nelle acque del Mar del Nord che invadono l’estuario!.
Cosi, seduta in giardino, tra un pezzo di pizza e l’altro, inizio la mia intervista a Greta.
“Greta cosa ti ha portato in Scozia”
“Sono venuta in Scozia per motivi di studio. Dopo il diploma, avrei voluto prendere la laurea in Australia.  In effetti sono andata prima in Australia, ma i costi erano elevati e, se mi fossi iscritta ad un corso professionale avrei comunque avuto un titolo valido solo lì. Cosi mi sono trasferita in Irlanda, a Dublino, dove sono stata sei mesi per perfezionare l’inglese e prendere la certificazione IELTS. Questo mi ha permesso di fare domanda di ammissione in alcune università scozzesi. Mi sarebbe piaciuto studiare presso la Napier University di Edimburgo, ma avrei dovuto attendere ancora un anno, quindi ho deciso di andare alla  Abertay University di Dundee.”
“Raccontaci questa tua esperienza di studio. Cosa ti e’ piaciuto, se hai incontrato delle difficolta e come le hai risolte. ”
“Ho studiato criminologia ed e’ stata una bella esperienza. Devo dire che il primo anno mi sono avvalsa molto del gruppo di assistenza agli studenti. Qui il sistema e’ completamente diverso da quello italiano. Ho avuto necessità di capire come dovevano essere strutturati gli esami. Quindi attraverso questo team di assistenza ho compreso meglio il loro approccio allo studio. Lo studio in se e’ stato affascinante. Ho avuto modo di partecipare anche al progetto Erasmus. Inizialmente mi avevano proposto Malta, ma io desideravo andare in America. Cosi il team del progetto mi ha proposto di fare una ricerca, e proporre  possibili mete in America, loro avrebbero poi perfezionato l’organizzazione. Ne ho proposte due, una a Miami, l’altra nel New Jersey. Alla fine ho scelto il New Jersey.”
“Questa tua esperienza e’ veramente affascinante. Mi lascia gradevolmente sorpresa la disponibilità dell’Istituto Universitario, che si dispone all’ascolto degli studenti. E’ interessante che non siano ancorati ai progetti già predisposti, ma aperti a nuove proposte. Che argomento hai trattato per la tua tesi di laurea?”
“Per la mia tesi ho lavorato su un progetto chiamato “Keeping children safe online”, sulla sicurezza dei bambini/teenager nell’uso della tecnologia e nell’eventuale uso di internet. E’ stata una tesi sperimentale quindi sono entrata proprio nel vivo del problema e delle attività condotte in tal senso dalle autorità. E’ stata una esperienza molto intensa”
“Quindi un argomento molto particolare e anche decisamente attuale. Come hai vissuto Dundee in questo periodo di studio? Dundee e’ una città piuttosto importante, che si trova nell’incredibile contesto naturalistico del Firth of Tay.  ”
“Non uscivo spesso, perché lo studio era piuttosto impegnativo, ma avevo comunque un gruppo di amici con cui ho passato bei momenti. In generale sono stata bene e ho amato Dundee. E una delle citta più importanti sia della contea del Fife, che di tutta la Scozia. Si trova sulla costa  nord orientale ed e’ un incredibile mix tra città e natura selvaggia. La trovo esteticamente bella, ed e’ accogliente per quello che e’ il concetto di accoglienza qui in Scozia. Inoltra il fatto che sorge sul mare mi ha fatto sentire a casa. Essendo di Napoli, il mare non poteva mancare. Purtroppo non può essere goduto da noi italiani, abituati a ben altre temperature. Una cosa che ho vissuto con una certa sofferenza e’ la chiusura dei negozi alle cinque di pomeriggio. Ora vivo a Edimburgo e, almeno al centro nella via principale, i negozi chiudono alle sette.”
“Cosa hai fatto dopo la laurea?”
“Dopo la laurea mi sono goduta la mia famiglia in Italia, approfittando di tutto il periodo estivo per farmi una vera scorpacciata di bagni al mare. Poi sono tornata e ho lavorato per un periodo in albergo nella città di Aberdeen, ancora piu a Nord. Successivamente mi sono spostata a Edimburgo,  ma poco dopo c’è stata l’epidemia di Covid 19, ed e’ stato difficile trovare lavoro. Allora ho preso la SIA License, che sarebbe una licenza per lavorare nel campo della sicurezza privata. Quando mi sono resa conto che difficilmente avrei potuto crescere professionalmente, ho cercato altro. Cosi sono stata assunta da Sky, dove lavoro ancora oggi, nella sezione dell’Information Technology. Il lavoro mi piace, mi trovo bene e, con il mio compagno, abbiamo anche acquistato casa da poco.”
“Cosa puoi dirci in generale della vita in Scozia, come ti trovi a Edimburgo?”
“Trovo la Scozia un paese molto civile. Forse per noi italiani  l’approccio della popolazione scozzese ci lascia perplessi, perché e’ oggettivamente  freddo rispetto al nostro modo di fare, soprattutto in riferimento al sud dell’Italia. Tuttavia con il tempo si impara anche ad apprezzare questa caratteristica e, se si approfondisce la conoscenza, si perde quella sensazione iniziale di freddezza. Edimburgo e’ una città molto vivibile, un ottimo esempio di Smart city. E’ incredibile il livello di organizzazione. Tante piccole cose, che permettono una vita senza intoppi.”
“In effetti anche io riscontro un livello organizzativo molto alto. Cosa ti manca dell’Italia?”
“Sicuramente il clima e il cibo. Non saprei quale mettere al primo posto. Il sole qui non e’ molto presente, anche durante i mesi estivi, non si riesce a vivere quell’atmosfera estiva che si vive tipicamente da noi. Il cibo e’ un grosso problema, un po’ mi adatto, mi faccio spedire alcune cose dall’Italia, ma la freschezza e il sapore di alcune verdure mi manca molto”
“Cosa c’è qui in Scozia che possa compensare in qualche modo queste mancanze. Naturalmente non necessariamente cibo”
“La natura. Avere l’opportunità di osservare aspetti cosi selvaggi della natura, e’ qualcosa che veramente incanta. Mi piace molto come il mare si manifesta in questa terra”
“Ed allora ecco il mare che bagna  Edimburgo. Grazie Greta.”
In foto Newhaven, villaggio dei pescatori, EdimburgoL’articolo Dundee mi ha fatto sentire a casa è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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