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Del 18 Settembre 2023 alle ore 20:08La Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha pronunciato il suo discorso sullo Stato dell’Unione annuale al Parlamento europeo di Strasburgo. Sebbene possa sembrare un evento ignorato dalla gran parte dei cittadini europei, è stato molto atteso dal mondo della politica, dagli esperti e dagli osservatori europei e internazionali. Questo discorso è stato l’ultimo prima delle prossime elezioni europee di giugno 2024, e come era prevedibile, la Presidente ha iniziato illustrando i risultati del suo mandato, vantando un notevole tasso di successo del 90% rispetto agli impegni presi nel 2019.
Il bilancio della Commissione 2019-2024 è stato contrassegnato da importanti pietre miliari. Von Der Leyen ha menzionato la risposta all’aggressione russa dell’Ucraina, la reazione alla crescente competizione della Cina, e l’impegno per rendere l’Unione europea più indipendente nei settori delle materie prime e dei semiconduttori. Altri punti salienti includono il Green Deal, l’avvio della transizione digitale, il Next Generation EU, le iniziative sull’uguaglianza di genere e la lotta contro la violenza sulle donne. Nel suo discorso, la Presidente ha volto lo sguardo alle giovani generazioni e ha commemorato l’attivista e scrittrice ucraina Victoria Amelina, uccisa dalle bombe russe a luglio scorso a Kramators’k. Von Der Leyen ha anche cercato il sostegno del Parlamento europeo per le future battaglie politiche e legislative.
Tra i molti temi affrontati, tre aspetti emergono come chiave per comprendere il futuro prossimo dell’Unione europea nei 300 giorni che ci separano dalle elezioni, e forse anche nella prossima legislatura, se la Presidente dovesse decidere di ricandidarsi.
Il primo aspetto riguarda il tono assertivo e le proposte per affrontare l’offensiva economica e commerciale della Cina. Pur mantenendo l’obiettivo della transizione ecologica, Von Der Leyen ha sottolineato l’importanza di sostenere l’industria europea, in particolare quella tecnologica, agricola e manifatturiera. Ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare il dialogo per un processo equo e giusto, valorizzando il ruolo degli attori sociali e semplificando le procedure europee e nazionali per le piccole e medie imprese. Questa strategia richiede notevoli investimenti comuni, tra cui la piattaforma STEP per rafforzare la produzione di tecnologie strategiche con un finanziamento potenziale di 160 miliardi di euro già lanciato dalla Commissione europea. Tuttavia, sarà necessario ottenere il sostegno del Parlamento europeo e raggiungere un accordo tra gli Stati membri per garantire nuove risorse per il bilancio dell’Unione. Inoltre, il nome di Mario Draghi torna in primo piano, con un incarico significativo sul futuro della competitività europea. Le critiche verso la Cina sono state severe e sono state accompagnate dall’annuncio di un’indagine sui sussidi ai veicoli elettrici per limitare la distorsione del mercato globale e tutelare il mercato europeo. L’Unione europea mira anche a rafforzare le alleanze anti-cinesi, in particolare con Stati Uniti, Australia e Giappone, attraverso nuovi accordi di libero scambio che si estendono dall’America Latina all’Indo-Pacifico, oltre al nuovo corridoio economico tra India, Medio Oriente ed Europa.
Il secondo punto riguarda la proiezione europea verso il vicinato sud. La Presidente ha dichiarato due priorità principali in questa direzione. In primo luogo, ha ribadito un approccio europeo alla sicurezza nella regione del Sahel, sottolineando la necessità di rispondere all’instabilità causata dal colpo di Stato in Niger, dall’influenza crescente della Russia e dalla minaccia terroristica, con la stessa unità mostrata nei confronti dell’Ucraina. In secondo luogo, ha evidenziato l’importanza della dimensione esterna delle migrazioni, annunciando una conferenza per la lotta al traffico di esseri umani e elogiando l’accordo recente con il governo autoritario di Tunisi come un possibile modello per futuri partenariati.
Tuttavia, l’accordo in questione, promosso insieme a Giorgia Meloni e al premier olandese Mark Rutte, è stato oggetto di critiche sotto vari aspetti, dall’efficacia alla questione dei diritti umani. A livello interno, Von Der Leyen ha esortato alla ratifica del Nuovo Patto per la Migrazione e l’Asilo e all’ingresso di Bulgaria e Romania nello spazio Schengen.
Il terzo aspetto chiave riguarda un cambio di approccio all’allargamento dell’Unione europea, in particolare verso Ucraina, Moldova, Balcani occidentali e potenzialmente la Georgia. Von Der Leyen ha rilanciato questa prospettiva, definendola un interesse strategico dell’Unione. Ha superato l’incertezza sulla necessità di offrire una prospettiva europea a questi paesi e ha sottolineato la necessità di una visione più ampia. La Commissione condurrà un esame delle politiche di pre-allargamento per valutarne l’impatto anche dal punto di vista di bilancio, ma la Presidente non esclude un processo più radicale di modifica dei Trattati attraverso la convocazione di una convenzione.
Nel suo discorso conclusivo, Von Der Leyen ha esortato l’Unione europea a pensare in grande. Tuttavia, le soluzioni proposte sembrano evidenziare le sfide che l’Europa deve ancora affrontare per trovare una sua autonomia strategica e una posizione internazionale efficace e sostenibile. Forse è giunto il momento di considerare anche un cambiamento di leadership.L’articolo Ursula Von Der Leyen: Bilancio e Prospettive per l’Unione Europea è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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