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Del 13 Settembre 2023 alle ore 05:28“Il nuovo regolamento sulla gestione pluriennale nel tonno rosso apre finalmente la porta a una maggiore partecipazione della piccola pesca costiera.
In base al testo finale dell’accordo, gli Stati dovranno impegnarsi a distribuire equamente i contingenti nazionali tra i vari segmenti della flotta, prestando particolare attenzione alla pesca tradizionale e artigianale.
Noi avremmo voluto che questo “impegno” fosse un obbligo. Del resto, era questo che veniva previsto nel primo accordo raggiunto nel 2020 tra Parlamento, Commissione e Consiglio Ue.
Purtroppo, l’opposizione di alcuni governi, tra cui quello italiano, hanno eliminato l’obbligatorietà, lasciando una formulazione più vaga.
In Italia, appena il 3% delle quote viene destinato alla piccola pesca
In Spagna, la percentuale è di quasi il 37%. Noi continueremo a batterci perché il ruolo di questo segmento venga riconosciuto con misure concrete: la piccola pesca ha un impatto sull’ecosistema assai inferiore rispetto alle grandi imbarcazioni industriali e, nonostante impieghi la maggior parte dei pescatori, genera soltanto una parte minima degli introiti totali. È ora di invertire la rotta”.
Lo dice l’eurodeputata dei Verdi Europei, e componente della commissione Pesca al Parlamento europeo, Rosa D’Amato.L’articolo Ue, D’Amato (Verdi Europei): “Quote di tonno rosso anche alla piccola pesca, una vittoria a metà” è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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