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Del 10 Settembre 2023 alle ore 18:00Un’Odissea che sembra non finire mai, quella di Silvana De Mari: dopo anni di approfondimenti sulle cure per il Covid 19 e sui provvedimenti adottati, ha subìto di recente la radiazione dall’albo dell’Ordine dei Medici di Torino.
Ecco la sintesi della nostra conversazione.
Quale aspetto o quale episodio ritiene più grave nella vicenda che ha visto protagonisti lei e l’Ordine dei Medici?
– E’ stato tutto gravissimo, visto che si tratta di 14 pagine di accuse
  infondate. Fin dall’inizio io e anche i miei colleghi avevamo capito che la formula “Tachipirina e vigile attesa” non poteva funzionare: la Tachipirina non è un antinfiammatorio. Invece con Vit.D, Azitromicina e Idrossiclorochina la mortalità poteva scendere allo 0,7%. C’è stato inoltre un aspetto curioso: i medici sospesi perché non inoculati sono stati sostituiti da medici stranieri non inoculati.
A quale principio deontologico si è ispirata per trovare la forza di proseguire a lungo in una scelta così difficile e in controtendenza?
– Il Giuramento di Ippocrate. E l’indignazione per le assurdità dal
punto di vista medico…
Molti sono gli interrogativi nati ultimamente su quale tipo di etica medica si stia affermando, per esempio riguardo alla biostampa di organi umani in 3D. Qual è la sua opinione in proposito?

Quelli sono processi avveniristici. Invece l’espianto degli organi è attuale, e viene effettuato a cuore battente. I pericoli maggiori sono l’eutanasia e un’eventuale deriva autoritaria, le due cose insieme sarebbero molto preoccupanti.

L’impatto degli ultimi anni è stato devastante a tutti i livelli: secondo lei, quale potrebbe essere lo scenario futuro della sanità italiana?

Ormai è stata distrutta la Medicina del territorio, con il medico vicino al paziente. Un danno epocale irreversibile.

Quali provvedimenti ritiene che il governo dovrebbe adottare per ristabilire la fiducia dei cittadini nella Sanità pubblica?

Bloccare immediatamente l’inoculazione dei cosiddetti vaccini, e le multe agli over 50. Effettuare autopsie nei casi di morti improvvise. Istituire subito una Commissione d’inchiesta seria sulla gestione pandemica e sulle numerose morti improvvise.

 Sandra Massai Fallaci ©L’articolo Una storia infinita è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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