Del 1 Settembre 2023 alle ore 06:26Quaranta miliardi di buco nella legge di bilancio? La UE reintroduce , da gennaio il patto di stabilità sospeso durante il Covid. La Germania è in recessione ,e la Cina in grave difficoltà generano problemi sull’Italia, soprattutto la Germania.
Non ci sono soldi pe le alluvioni in Emilia Romagna , problemi per l’implementazione del PNRR.
Un autunno da incubo .
Problemi che incidono sulla crescita del PIL e sul famigerato rapporto debito/PIL , che viaggia verso preoccupanti valori.
Un contributo alla ricerca di risorse potrebbe darlo la delega alla riforma fiscale approvata dal parlamento.
Mancano , a nostro modesto avviso alcuni aspetti di giustizia fiscale come la tassazione dei redditi nel settore agricolo .
Una porcata che dura da anni.
Manca l’intervento sul drenaggio fiscale (fiscal drag) , resta elevato il tax gap.
La differenza tra quanto effettivamente riscosso e quanto si sarebbe dovuto incassare è definita tax gap. Lo scorso anno è stata pari a 75 miliardi di euro.
IL rapporto tra imposte evase e quelle dovute è del 29% contro il 16 % degli USA e il 5% della Gran Bretagna.
Nel 2019 l’economia non osservata vale 203 miliardi di euro, pari all’11,3% del Pil.
La componente dell’economia sommersa ammonta , a poco più di 183 miliardi di euro mentre quella delle attività illegali supera i 19 miliardi.
Contro l’evasione c’è un esercito! 102 mila persone (Agenzia entrate, Guardia di Finanza, Agenzia delle dogane , Monopoli).
IL più alto rapporto , e pari a 19 controllori ogni 10 mila persone che lavorano , rispetto a 3,5 degli USA e i 14 della Gran Bretagna.
Eppure oltre il 90% del gettito irpef proviene da dipendenti e pensionati. Inoltre su 41 milioni di contribuenti Irpef il 57% dichiara meno di 20 mila euro.
Quarantamila persone dichiarano più di 300 mila euro e 3000 più di un milione.
Il valore più alto viene registrato dall’Irpef da lavoro autonomo (69% evaso rispetto al gettito teorico).
Seguono Tasi (25,2%) e Imu (25,1). Locazioni (6,7%) e Irpef da lavoro dipendente (2,8%) riportano i valori inferiori
Un peso fiscale per nulla equamente distribuito.
Lo Stato attraverso la conoscenza del tax gap conosce alla precisione l’ammontare evaso di ogni singola imposta, e l’ammontare di economia sommersa e di economia illegale.
IL Fiscal drag o drenaggio fiscale è il fenomeno, che si verifica in un sistema di tassazione progressivo quando i redditi aumentano per l’inflazione (quindi senza un aumento in termini “reali” di potere d’acquisto) e i contribuenti vicini al limite superiore di uno scaglione dell’imposta sui redditi passano, a quello successivo – più elevato – per una parte del loro reddito.
Questi redditi che passano allo scaglione più elevato verranno tassati con un’aliquota maggiore, aumentando la pressione fiscale rispetto a uno scenario senza inflazione.
Infine la grande porcata dei redditi generati nel settore agricolo con la massima espressione rappresentata dalla tassazione delle colture sotto serra.
Regime di tassazione su base catastale riguarda le società agricole e ,offre vantaggi fiscali notevoli non essendo fondato il reddito su ricavi e costi effettivi.
Lo scandalo è rappresentato dal fatto che non viene tassato il reddito prodotto dalla coltura sotto serra ( frutteti, orto irrigato, seminativo irrigato ) ,ma la tassazione riguarda il reddito dominicale , una infima parte del reddito prodotto.
i valori catastali sono talmente modesti da far ritenere inverosimile l’ipotesi di un aggravio per le imprese agricole, bensì siamo in presenza di un’agevolazione di fatto. Ciò è dovuto principalmente alla cronica arretratezza del nostro catasto, che generalmente non risponde alla realtà effettiva, evolutisi nel tempo.
In definitiva, tale modalità di determinazione del reddito agricolo mediante risultanze catastali è un trattamento di favore riservato alle aziende agricole rispetto alle altre aziende.
E tale conclusione è valida maggiormente nei confronti degli imprenditori agricoli che conducono terreni in affitto (imprenditori non proprietari): infatti, a loro è imputabile solo il reddito agrario e non anche il reddito dominicale.
Infine gli Organizzazioni di Produttori hanno sostituito le cooperative e i trasferimenti del ministero, per le serre arrivano al 60% dei costi di investimento e ,a fondo perduto.
Ancor più i trasferimenti del ministero riguardano le OP ( Organizzazioni dei Produttori) che aggregano le imprese agricole di un medesimo settore produttivo con la finalità di ridurre l’elevato grado di frammentazione produttiva che caratterizza il nostro territorio, facilitare l’accesso delle imprese al mercato garantendo, al contempo, un maggior potere.
Rilevanti sono anche le associazioni di organizzazioni dei produttori (AOP).
Nessuna riforma del catasto pur sollecitata dalla UE.
Applicazione della cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, purché il conduttore sia un esercente, una attività d’impresa, o di arti e professioni.L’articolo Fisco, riforma e agricoltori è già apparso su Il Corriere Nazionale.