Del 26 Agosto 2023 alle ore 23:30Foto SSC Bari
Dove eravamo rimasti? Al Var, croce e delizia dello scorso anno (più delizia che croce) e ad un Bari vittorioso per dieci volte lo scorso anno. Un Bari cinico capace di subire ma anche di colpire senza pietà alla prima occasione vincendo la prima in questo campionato per giunta in trasferta. Un concetto tecnico da grande squadra ma che il Bari, attenzione, non è ancora, dunque niente illusioni. Diciamo che il Bari sembra già una squadra, questo si, possiamo dirlo sia pur timidamente, abbiamo una squadra più attenta, che concede poco, che palleggia in attesa di un salto di qualità col mercato, quelli che determinano le gare.
Potremmo dire anche che il lupo perde il pelo ma non il vizio. E già perché il Bari perde 4 giocatori che han contribuito a fare 40 gol ma vince lo stesso. Con buona pace dei detrattori.
Nella partita contro la neo-retrocessa dalla Serie A, Cremonese, il Bari ha dimostrato di essere una squadra risoluta e cinica, portando a casa una vittoria preziosa che fa bene al morale e smentisce le incertezze iniziali. La stagione era iniziata con molti interrogativi, su tutti come poter ripartire dopo la batosta col Cagliari, come fare senza i protagonisti dei 40 gol dello scorso anno, il mercato è incompleto e c’è ritardo nelle mosse di Polito. I complotti vari come quello che qualcuno vedeva già sconfitto il Bari a causa di un arbitro di origine leccese. A Bari funziona così, è più forte di loro, vedono complotti ovunque, vedono nero, muovono critiche, sputano veleno, rancori personali, insomma non possono fare a meno di dare il peggio di loro. Naturalmente in queste occasioni quando c’è da applaudire il Bari, badano bene a non apparire pecche i vigliacchi fan così. E queste due gare hanno messo a tacere in tanti.
La vittoria di Mignani e della sua squadra non solo ha zittito le critiche, ma ha dimostrato che il lavoro svolto ha portato dei frutti o quanto meno ne sta portando dopo le diffidenze diffuse. È evidente che ammettere di aver sbagliato è difficile, ma insistere su critiche non giustificate è disonesto. Ma figuriamoci se qualcuno avrà il coraggio di chiedere scusa, orgogliosi e rosi dalla rabbia come sono. La vittoria è stata una risposta forte a queste critiche, dimostrando che il Bari è capace di competere anche in condizioni non ottimali.
L’approccio tattico della squadra è stato ineccepibile. Mignani ha dimostrato di aver appreso dagli errori passati e ha guidato il Bari in modo magistrale. Il gol è nato da un cambio di tattica improvviso di Mignani che ha portato alla rete, dimostrando la flessibilità e l’adattamento della squadra. Quando mancano giocatori chiave, è il gruppo che deve rispondere, e questo è esattamente ciò che ha fatto il Bari.
La solidità difensiva è stata evidente, con due partite consecutive senza subire gol. Nonostante la Cremonese abbia cercato di mettere pressione con tiri sporchi, la difesa del Bari è rimasta compatta e concentrata. L’impegno e lo spirito di sacrificio dei giocatori sono stati encomiabili, ma è chiaro che ci sarà bisogno di più di questa generosità in futuro.
L’analisi dei singoli giocatori rivela prestazioni positive. Brenno ha fornito sicurezza in porta, mentre Dorval si è confermato come una certezza. Mignani ha trasformato il suo ruolo da esterno con poca fase difensiva a un esterno completo. Vicari e Zuzek hanno dimostrato solidità, anche se quest’ultimo ha commesso un errore su Bonaiuti. A centrocampo, Maiello e Benali hanno giocato bene, mentre Bellomo ha provato qualche spunto, sebbene senza brillare come in altre occasioni. Nasti si è distinto per la sua generosità, Morachioli è stato efficace nell’assist, e Sibilli ha segnato un gol cruciale.
Non c’è tempo per rilassarsi, poiché il Bari dovrà affrontare il Cittadella mercoledì. Nonostante l’incompletezza della squadra, è chiaro che servirà un altro sforzo generoso per ottenere un buon risultato. Tuttavia, è anche essenziale completare la rosa con nuovi acquisti, poiché la generosità da sola non può garantire risultati positivi costanti nel lungo periodo.
In definitiva, la vittoria del Bari contro la Cremonese è stata un segnale chiaro: la squadra è in grado di rispondere alle sfide e superare le critiche. Questo risultato dimostra che il lavoro di Mignani e dei giocatori sta dando i suoi frutti, ma è anche un promemoria che è necessario un impegno costante e il completamento della squadra per raggiungere risultati duraturi.
Massimo LongoL’articolo Il Bari corsaro a Cremona. Il lupo perde il pelo ma non il vizio di vincere in trasferta è già apparso su Il Corriere Nazionale.