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Del 24 Agosto 2023 alle ore 09:15

Le analogie tra la misteriosa morte di Evghenij Prigozhin e il caso di Italo Balbo: una prospettiva polemica sulla politica dei regolamenti di conti nei regimi autoritari.
L’ascesa al potere, la discordia interna e la morte prematura di figure influenti nei regimi autoritari sembrano essere una costante nella storia. L’ultimo caso ad aggiungersi a questa lista è la tragica fine di ieri di Evghenij Prigozhin, leader del Gruppo Wagner e figura di spicco nell’apparato di Vladimir Putin. Il suo aereo privato è stato abbattuto dalla contraerea russa, gettando luce sulle complesse dinamiche interne al potere. E non possiamo fare a meno di notare le straordinarie somiglianze tra questo evento e il caso di Italo Balbo, aviatore e politico italiano del ventesimo secolo, il quale trovò la morte a Tobruch, il 28 giugno 1940, a causa dell’abbattimento del suo aereo da parte dalle batterie antiaeree dell’incrociatore italiano San Giorgio.
Italo Balbo
Entrambi i casi sono caratterizzati da una serie di similitudini inquietanti:

Ascesa al potere: Sia Prigozhin che Balbo hanno guadagnato sempre più potere e prestigio nei rispettivi apparati, fino a diventare minacce rilevanti per i loro leader di riferimento.
Critiche al governo: Entrambi hanno assunto posizioni critiche nei confronti dei governi in carica: Prigozhin si è opposto al Cremlino, mentre Balbo ha preso le distanze da Mussolini e dal regime fascista.
Conoscenza di segreti compromettenti: Entrambi i personaggi avevano accesso a informazioni riservate che avrebbero potuto danneggiare i leader dei rispettivi regimi.
Abbattimento aereo: Entrambi sono stati coinvolti in incidenti aerei fatali, con Prigozhin che è stato abbattuto dalla sua stessa contraerea e Balbo che è stato vittima di un errore dell’artiglieria antiaerea italiana.
Speranza di ristabilire l’equilibrio interno: In entrambi i casi, chi ha commissionato l’eliminazione probabilmente sperava di ripristinare un certo equilibrio nel sistema, ma le conseguenze spesso hanno generato ulteriori instabilità.

Vendetta o Regolamento di Conti?
In regimi autocratici o totalitari, è difficile ottenere prove concrete delle vendette politiche. Tuttavia, le circostanze e i modi in cui questi eventi si sono svolti indicano una motivazione vendicativa. Prigozhin, secondo le analisi di giornalisti investigativi, aveva una data di scadenza su di sé, prevista con un golpe o la sua morte. In modo simile, il trasferimento coatto di Balbo in Libia sembrava essere un segnale sinistro.
Conclusioni:
L’analisi di queste due storie non è solo un esercizio storico, ma ci spinge a riflettere sulle dinamiche di potere che persistono anche nei giorni nostri. La tendenza dei leader autoritari a eliminare le minacce interne, le voci critiche e coloro che detengono informazioni compromettenti sembra essere un triste costante nel mondo politico. Mentre gli anni passano e le circostanze cambiano, l’abitudine di “ammazzare i propri amici” per mantenere il controllo rimane un’oscura realtà che dobbiamo continuare a esaminare e comprendere.

 

L’articolo Prigozhin: L’Italo Balbo del Cremlino? è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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