Del 22 Agosto 2023 alle ore 19:16Ue, D’Amato (verdi europei):
Interrogazione: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2023-001220_IT.html
Risposta della Commissione europea: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2023-001220-ASW_IT.html
“L’impianto di desalinizzazione” che sorgerà a Taranto sulle sorgenti del fiume Tara “non può essere finanziato nell’ambito del programma italiano relativo al Fondo per una transizione giusta”, il Just transition fund (Jtf), “in quanto non è ammissibile a norma dell’articolo 8, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/1056, che non contempla la gestione delle risorse idriche tra le attività sostenute dal Jtf”.
Lo scrive il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, rispondendo a una interrogazione dell’eurodeputata dei Verdi europei, Rosa D’Amato. “Bruxelles – spiega D’Amato – avverte anche che l’opera, approvata dalla società Acquedotto pugliese (Aqp) per un valore di 100 milioni di euro, potrebbe venire estromessa dai fondi del Pnrr in quanto non in linea con gli ‘obiettivi in materia di cambiamenti climatici’ e con il principio ‘non arrecare un danno significativo’.
Ricordo, infatti, che il dissalatore, secondo la valutazione ambientale del ministero dell’Ambiente, è in contrasto con la salvaguardia e il miglioramento dello stato di conservazione di specie e habitat per gli ecosistemi.
Inoltre – continua l’eurodeputata tarantina – poiché l’ex Ilva preleva ingenti quantitativi di acqua dal fiume Tara per il raffreddamento degli impianti, c’è il serio rischio che il dissalatore finisca per servire i bisogni dello stabilimento siderurgico e non i bisogni dei cittadini”. La Commissione europea valuterà se dare il disco verde ai fondi Pnrr per il dissalatore di Taranto “quando il governo presenterà la richiesta di pagamento per la quinta rata”, conclude D’Amato citando la risposta di Dombrovskis.L’articolo Taranto – Bruxelles stoppa il finanziamento per il dissalatore è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.