Del 17 Agosto 2023 alle ore 15:35Esperto di neuroscienze svela cause, sintomi e strategie di prevenzione
Intervista al Prof. Paolo Flace
Paolo Flace: Esperto di Neuroscienze Cliniche, prof. a contratto di fisiologia e Neurofisiologia dell’Università di Bari “Aldo Moro”
Di Riccardo Guglielmi
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in Italia, la prevalenza dell’ictus è significativa. Ogni anno si registrano circa 200.000 nuovi casi di ictus nel paese. L’ictus è una delle principali cause di morte e disabilità in Italia, con un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita delle persone colpite. È importante sottolineare che la prevalenza dell’ictus può variare in base a diversi fattori. Durante l’estate, il rischio di ictus aumenta notevolmente nella popolazione generale.
Per saperne di più su questo fenomeno, abbiamo intervistato il prof. Paolo Flace, esperto di neuroscienze presso l’Università di Bari.
Prof. Flace, potrebbe spiegarci cos’è esattamente un ictus e quali sono le sue principali cause
Certamente. Un ictus, noto anche come attacco cerebrovascolare, può essere di due tipi: ischemico o emorragico. Nel caso ischemico, un coagulo di sangue occlude un’arteria, causando una scarsa ossigenazione nelle aree cerebrali interessate. Nel caso emorragico, invece, si verifica un’emorragia cerebrale a seguito della rottura di un vaso sanguigno cerebrale. Entrambi questi tipi di attacco cerebrovascolare sono favoriti dal caldo intenso.
Come il caldo può influenzare il rischio di ictus
Il caldo può causare disidratazione, rendendo il sangue più denso e favorendo la formazione di coaguli. Inoltre, provoca la vasodilatazione, che può rendere difficile per il cuore mantenere una circolazione sanguigna adeguata, aumentando il rischio di ipertensione arteriosa, fattore di rischio per l’ictus emorragico.
Oltre all’ipertensione quali sono i fattori rischio più significativi per l’insorgenza di ictus
Oltre all’ipertensione arteriosa, ci sono diversi altri fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo dell’ictus. Alcuni di questi includono:
Fumo di sigaretta: Il fumo di sigaretta danneggia i vasi sanguigni e aumenta il rischio di formazione di coaguli, aumentando così il rischio di ictus.
Diabete: L’alta concentrazione di zucchero nel sangue nel diabete può danneggiare i vasi sanguigni e aumentare il rischio di ictus.
Livelli elevati di colesterolo: Livelli elevati di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) possono causare depositi di placca nelle arterie, aumentando il rischio di ictus.
Obesità: L’obesità è associata a un aumento del rischio di ipertensione, diabete e colesterolo alto, che sono tutti fattori di rischio per l’ictus.
Fibrillazione atriale: Questa aritmia ha di base un rischio del 5% di sviluppare un ictus. Se non trattata con gli anticoagulanti, il rischio aumenta di cinque volte.
Stile di vita sedentario: La mancanza di attività fisica può aumentare il rischio di ipertensione, diabete, obesità e colesterolo alto, contribuendo quindi al rischio di ictus.
Storia familiare di ictus: Se un membro della famiglia ha avuto un ictus, il rischio può essere leggermente aumentato a causa di fattori genetici o condivisi.
Età avanzata: Il rischio di ictus aumenta con l’avanzare dell’età, poiché i vasi sanguigni possono indebolirsi e i fattori di rischio possono accumularsi nel corso degli anni.
È importante notare che questi sono solo alcuni dei fattori di rischio più comuni, ma ci possono essere anche altri fattori individuali o meno comuni che possono influenzare il rischio di ictus. È sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione personalizzata del rischio e per ricevere consigli specifici sulla prevenzione dell’ictus.
Quali sono i sintomi che non devono essere trascurati in caso di ictus
È fondamentale prestare attenzione a sintomi come una sensazione intensa di debolezza nella metà del corpo, difficoltà nel linguaggio, annebbiamento della vista o visione doppia, vertigini o nausea, mal di testa intenso e improvvisa difficoltà respiratorie. In caso di comparsa di uno o più di questi sintomi, è importante cercare immediatamente assistenza medica
Come possiamo prevenire l’ictus durante i periodi di caldo intenso
Per prevenire l’ictus, è consigliabile bere molta acqua per evitare la disidratazione. È importante evitare l’esposizione prolungata al sole e indossare abiti leggeri per evitare il surriscaldamento del corpo. Inoltre, è consigliato evitare di consumare alcolici e bevande molto zuccherate, seguire una dieta sana ed equilibrata e praticare regolarmente attività fisica, che contribuisce a mantenere una buona circolazione sanguigna
Grazie, prof. Flace, per le sue preziose informazioni sulla prevenzione dell’ictus durante i periodi di caldo intenso
Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di condividere queste informazioni importanti. È fondamentale essere consapevoli dei rischi e prendere le giuste precauzioni per proteggere la nostra salute.
Riccardo Guglielmi – Giornalista scientifico L’articolo Ictus e caldo intenso è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.