Del 17 Agosto 2023 alle ore 09:40di Giacomo Marcario
Centinaia di persone hanno assaltato e dato alle fiamme alcune chiese, profanando anche un cimitero a Jaranwala, nell’est del Pakistan, e incendiando pure un gruppo di case: l’assalto vandalico sembra essere una ritorsione contro la comunità cristiana ad opera di alcuni fanatici in preda all’ira alla notizia di un atto blasfemo contro l’islam.
L’attacco a Jaranwala, nel distretto industriale di Faisalabad, dopo che un gruppo di fanatici ha accusato due cristiani di avere profanato un Corano. La polizia, intervenuta per placare l’ira popolare, non è riuscita a evitare pesanti disordini. Immagini pubblicate sulle piattaforme sociali mostrano una chiesa in fumo e suppellettili gettate per strada. Secondo le autorità locali, ammontano a quattro le chiese che sono state bruciate ma sono state prese di mira pure alcune abitazioni civili. Non si registrano feriti.
Il primo ministro pachistano ad interim Anwaar-ul-Haq Kakar ha subito promesso provvedimenti severi contro i responsabili dei vandalismi: «Sono sconvolto dalle immagini che arrivano da Jaranwala, Faisalabad. Saranno presi provvedimenti severi contro coloro che violano la legge e prendono di mira le minoranze» ha scritto Kakar sul suo account Twitter, aggiungendo che «a tutte le forze dell’ordine è stato chiesto di arrestare i colpevoli e consegnarli alla giustizia. Siate certi che il governo pachistano è al fianco dei nostri cittadini su base paritaria». I cristiani rappresentano appena il 2% della popolazione pachistana e sono di frequente accusati di atti blasfemi spesso in base a notizie prive di fondamento.
Marcario Giacomo
Editorialista de Il Corriere Nazionale
foto TempiL’articolo Assaltate quattro chiese in Pakistan a Faisalabad dopo l’accusa di profanazione del Corano è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.