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Del 12 Agosto 2023 alle ore 10:57Il Bel Paese continua a riportare una crisi economica “anomala”. Però, se l’ottimismo è l’arma dei forti, il realismo è quello degli onesti. Le vie di mezzo non c’interessano. Farebbero, tra l’altro, perdere altro tempo per assicurare un futuro meno tormentato all’Azienda Italia. L’unica finalità è che il Parlamento sia all’altezza del suo ruolo. Per il passato, abbiamo evidenziato sensazioni di speranza; se non d’ottimismo. Ora, anche per noi, è difficile fare delle previsioni. Ma tra il recepire e il fare lo spazio resta immenso. Vivere la realtà del Bel Paese è un problema; certamente di più che per il passato.
Riprenderanno, anche se non si sono mai interrotte, le dispute politiche e le strategie che non hanno portato a nulla. Il 2023 è ancora tutto da “scoprire”. Intanto, perdurerà un futuro d’incertezze. L’Italia è sempre in crisi d’identità. Ma per “dare”, secondo noi, bisognerebbe “avere” ciò che, invece, non appare. Comunque, quest’anno sarà politicamente impegnato.
Non intravediamo, tuttavia, quei “piccoli” passi che riteniamo necessari per riprendere un percorso veramente nuovo per la Penisola. L’avvicendamento politico dovrebbe orientare l’Esecutivo, la cui composizione resta un’”alchimia”, verso quella serie di accortezze operative indispensabili per il Paese. Come a scrivere, pur se in forma metaforica, che le”solennità” politiche italiane sembrano, finite per tutti. Per le “promesse”, non ci resta che verificarne gli effetti; sempre se ci saranno.
Giorgio BrignolaL’articolo Riflessione è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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