Del 12 Agosto 2023 alle ore 10:31L’organismo regionale cerca una via per ripristinare il presidente deposto
di Alessandra Fabbretti
ROMA – In Niger il Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria (Cnsp), ossia l’organismo istituito dai militari che hanno preso il potere il 26 luglio, ha annunciato la formazione di un governo, nominando venti ministri che saranno guidati dal primo ministro Ali Mahaman Lamine Zeine e sotto la presidenza del generale Abdourahamane Tchiani.
L’annuncio appare come una risposta negativa a tutti i tentativi di mediazione – diplomatici e non – che giungeranno dal vertice di oggi ad Abuja, in Nigeria, tra i capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Ecowas.
La Comunità dell’Africa occidentale ha anticipato che dai lavori odierni emergeranno “decisioni importanti”, con l’obiettivo di trovare un modo per spingere i golpisti a ripristinare il governo del presidente Mohamed Bazoum, ancora sequestrato all’interno del palazzo presidenziale della capitale.
L’organizzazione si trova in una posizione difficile, dal momento che paesi come gli Stati Uniti non hanno sostenuto l’opzione militare minacciata domenica scorsa se la giunta non avesse rimesso al potere Bazoum.
Un piano di intervento era già stato definito dal Consigli di Difesa straordinario del venerdì precedente. L’ultimatum dell’Ecowas – poi disatteso – ha finito per rafforzare l’alleanza tra la giunta nigerina e quelle di Mali e Burkina Faso, accomunate dall’ostilità alla Francia e ad ogni forma di ingerenza occidentale, a fronte di una maggiore apertura verso la Russia. Ieri, il presidente nigeriano e capo di turno dell’Ecowas Bola Tinubu – il più deciso oppositore del golpe e favorevole all’intervento armato – ha rilanciato la posizione della Casa Bianca, dichiarando che “l’opzione diplomatica” resta quella preferibile per risolvere la crisi.
Nello stesso giorno si è anche formato il Consiglio di resistenza per la Repubblica, guidato da un autorevole leader ribelle tuareg, Rhissa Ag Boula. Ma il Cnsp non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi: ieri ha anche vietato l’accesso nella capitale Niamey a delegati dell’Ecowas, dell’Unione africana e delle Nazioni Unite, arrivati alla vigilia del summit di oggi per incontrare il generale Tchiani. Quest’ultimo invece ha accordato un colloquio all’ex emiro dello stato nigeriano di Kano, Sanusi Lamido Sanusi, ritenuto vicino al presidente Tinubu. “Speriamo di aprire una vera strada al dialogo tra Niger e Nigeria” ha detto Sanusi, chiarendo che non è giunto a Niamey “come rappresentante del governo nigeriano”.L’articolo Niger, la giunta nomina il governo prima del summit dell’Ecowas è già apparso su Il Corriere Nazionale.