Del 7 Agosto 2023 alle ore 16:59di Franco Faggiano *
Nella Sacra Bibbia, in Atti degli Apostoli 20,35, si trova il seguente insegnamento: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere.». In questa frase del passo biblico del Nuovo Testamento c’è, a mio personale parere, il senso intrinseco del volontariato. È chiaro che fare volontariato non vuol dire essere necessariamente dei credenti; tuttavia, il voler aiutare chi è in difficoltà è un gesto che dovremmo fare tutti nei più svariati modi, e fare volontariato nella Protezione Civile è un modo per offrire il proprio aiuto in maniera totalmente disinteressata.
Ma nel dettaglio in cosa consiste questa forma di volontariato? Come ben si sa, la Protezione Civile opera in tutta Italia e, nella fattispecie, il riferimento operativo ed organizzativo sul nostro territorio fa capo alla Regione Puglia. Per comprenderne meglio gli scopi e le attività, sul sito dedicato alla stessa troviamo la seguente descrizione:
“La Regione Puglia riconosce il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo sociale. Il volontariato organizzato e non occasionale si integra con gli altri livelli territoriali di intervento previsti nell’organizzazione del sistema regionale di protezione civile, in base al principio della sussidiarietà verticale. È attore del sistema e del proprio territorio: protegge la comunità in collaborazione con le istituzioni, in base al principio della sussidiarietà orizzontale.
Con la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile, le organizzazioni di volontariato hanno assunto il ruolo di struttura operativa nazionale per attività di previsione, prevenzione e soccorso, in vista o in occasione di calamità naturali e catastrofi. Posto che esse intervengono sempre a supporto delle Istituzioni nazionali e/o locali preposte alla vigilanza territoriale e al pronto intervento emergenziale, la normativa di riferimento per la disciplina della partecipazione del volontariato organizzato alle attività di protezione civile sono il Decreto del Presidente della Repubblica n. 194 dell’8 febbraio 2001 «Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di Protezione Civile», aggiornato dalla Direttiva PCM 9 novembre 2012 “Indirizzi operativi per assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”. In data 11 Febbraio 2016, è stato approvato il Regolamento n.1 recante le disposizioni relative al Volontariato di Protezione Civile della Regione Puglia, in applicazione degli artt. 18 e 19 della legge regionale 10 marzo 2014, n. 7.”
Unitamente a quanto sopra riportato tramite il sito web istituzionale, ci sono poi da considerare tutte le attività emergenziali straordinarie dovute a situazioni non prevedibili come, ad esempio, lo è stata quella pandemica legata al Covid-19. Nella fattispecie, le attività di volontariato si sono svolte negli HUB di vaccinazione territoriali e, nel periodo del cosiddetto “lockdown”, a sostegno delle Polizie locali e degli Uffici comunali: il supporto offerto è stato totale, costante e particolarmente impegnativo ancorché pericoloso. Pertanto, anche in casi come questi, il volontariato è fondamentale per la comunità tutta.
Certo, situazioni come quella citata, assumono carattere prioritario rispetto ad altre, tuttavia i volontari della Protezione Civile non si limitano a queste tipologie di attività emergenziali, ma effettuano anche interventi periodici di vario genere in funzione delle competenze specifiche dei singoli membri e delle associazioni satellite. Ad esempio, vengono espletate attività di: ricetrasmissioni, antincendio boschivo, gestione emergenze idrogeologiche, tutela e salvaguardia ambientale (fauna, flora e rifiuti), ricerche di dispersi in superficie e sotto le macerie con l’ausilio di cani opportunamente preparati a tali scopi e, ovviamente, tutto quello che concerne l’ambito strettamente sanitario. Insomma, vi sono innumerevoli volontari al servizio del prossimo, in ogni situazione e in qualunque scenario, e anche in Puglia operano diverse associazioni con grande impegno ed indubbia professionalità.
Quindi, chiunque desiderasse entrare a far parte del volontariato di Protezione Civile della Regione Puglia, si può iscrivere ad una delle associazioni inserite nell’Elenco regionale delle Organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, secondo le modalità previste dallo statuto associativo. A chi legge, non resta che decidere se poter dare il proprio contributo operativo in prima persona o, molto più semplicemente, supportare in ogni modo possibile (anche tramite una modesta donazione) questo servizio utile per il bene comune.
* Franco Faggiano, opera come volontario nella Protezione Civile da numerosi anni in diversi ambiti, compreso quello svolto in passato come unità cinofila da soccorso. Attualmente è membro
della T.E.R.A. O. di V. di Ostuni ( https://teraostuni.blogspot.com ), occupandosi di attività emergenziali e di rilevamento di danni ambientali sul territorio.
Fonti fotografiche: T.E.R.A. O. di V. di OstuniL’articolo Volontariato di protezione civile: al servizio del prossimo è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.