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Del 4 Agosto 2023 alle ore 05:25Era stato arrestato per il tentato omicidio della compagna in una struttura per anziani di Cinisello Balsamo
di Manuela D’Alessandro

©  Nanni Fontana – il finestrone del reparto “La Nave” al quarto piano del III Raggio di San Vittore

 
AGI –  Un uomo di 90 anni è detenuto nel carcere di San Vittore da alcune settimane perché non si trova al momento una rsa che lo accolga dove possa stare ai domiciliari in considerazione dell’età.

Era stato arrestato l’11 luglio scorso per il tentato omicidio della sua compagna di 86 anni nella rsa di Cinisello Balsamo dove entrambi erano ospiti. L’aveva colpita col bastone da passeggio dopo una lite. La magistratura ha dato parere favorevole al suo ricollocamento in rsa ma nessuna struttura è in condizione o vuole ospitarlo. “Le sue condizioni di salute sono buone” viene riferito all’AGI.
La notizia arriva in giorni molto difficili per l’istituto di pena milanese dove nel giro di pochi giorni sono morte due persone. Uno è un cittadino modalvo di 38 anni che si è tolto la vita sabato, pochi giorni dopo essere entrato nella casa circondariale, il secondo è un trentenne che ha perso la vita per un malore dopo avere inalato gas da una bomboletta nel reparto tossicodipendenti.
“La vicinanza degli eventi – commenta l’associazione Antigone – desta preoccupazione per le criticità dell’istituto nel quale, solo da inizio anno, sono passate 28 donne in gravidanza”. Siamo colpiti da questi fatti e anche da quello che abbiamo visto ieri visitando il carcere – dice all’AGI l’avvocato Valentina Alberta, presidente della Camera Penale di Milano -. La situazione è molto difficile. A San Vittore ci sono in tutto solo 12 educatori su 936 detenuti e molti dei reclusi hanno disturbi psichiatrici. Ma gli psichiatri sono pochissimi e il disagio psichiatrico è in continuo aumento. Tocca alla Regione intervenire con un supporto sanitario immediato per garantire l’assistenza psichiatrica e al Dap mettere a disposizione del carcere più educatori».
Ieri una delegazione di cui facevano parte anche rappresentanti degli avvocati ha visitato il carcere. Alcuni di loro hanno riferito che il carcere appare “come un manicomio che non può essere definito come tale”. “Mentre provavamo a parlare con loro – raccontano – un uomo ha cominciato a sbattere la testa contro il tavolo con una terribile violenza mentre il compagno si annodava il lenzuolo al collo stringendoselo fino a diventare cianotico”.

L’articolo Un 90enne è recluso a San Vittore perché nessuna rsa lo ‘vuole’ ai domiciliari è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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