Del 4 Agosto 2023 alle ore 14:32La vita e l’opera dello scrittore italiano noto per il suo celebre romanzo storico “Il mulino sul Po” e la legge a lui intitolata per i meriti culturali.
Riccardo Bacchelli: uno scrittore multifaceted e l’autore di un’epopea familiare
Nato a Bologna il 19 aprile 1891, Riccardo Bacchelli fu il primo di cinque fratelli. Il padre, Giuseppe, un amministratore cittadino di idee liberali, era un stimato avvocato, mentre sua madre, Anna Bumiller, di origine sveva, ebbe l’onore di aiutare il grande poeta Giosuè Carducci a imparare il tedesco. Bacchelli mostrò fin da giovane un’innata inclinazione per la cultura, tanto da iscriversi alla Facoltà di Lettere all’Università di Bologna. Tuttavia, la sua sete di conoscenza lo portò a seguire i propri interessi culturali, abbandonando gli studi universitari al terzo anno.
La Grande Guerra come volontario e l’impegno civile
Quando scoppiò la prima guerra mondiale, Bacchelli rispose all’appello e si arruolò volontario come ufficiale di fanteria. Dopo la guerra, nel 1919, fu congedato dall’esercito. Trasferitosi a Milano nel 1926, si sposò con Ada Fochessati, figlia del sindaco di Mantova durante la rotta di Caporetto. La coppia sarebbe stata unita in matrimonio solo molti anni dopo, quando Bacchelli aveva già oltre settant’anni. Durante il periodo fascista, Bacchelli si trovò ad avere dubbi sull’aderire o meno al regime. Consultò persino il filosofo Benedetto Croce a Napoli, che alla fine lo convinse a farlo.
Un poliedrico talento letterario
La carriera letteraria di Bacchelli fu estremamente ricca e variegata. Dedicatosi inizialmente alla poesia e al teatro, il suo primo romanzo, “Il filo meraviglioso di Lodovico Clo’” (1911), gli valse già l’attenzione della critica. Negli anni successivi, Bacchelli scrisse opere di successo come “Lo sa il tonno” (1923), “Il diavolo al Pontelungo” (1927) e “La ruota del tempo” (1928), quest’ultimo realizzato con l’apporto grafico di Giorgio Morandi.
“Il mulino sul Po”: l’opera maestra di Bacchelli
Ma il vero capolavoro di Bacchelli è senza dubbio “Il mulino sul Po” (1938-1940). Quest’opera monumentale è composta di oltre duemila pagine e narra la saga di una famiglia ferrarese di mugnai sulle rive del fiume Po, spaziando dal periodo napoleonico alla prima guerra mondiale. La ricca trama è intrisa di figure e fatti storici locali, inseriti con rara sensibilità e competenza nel contesto della storia nazionale. L’opera è stata adattata sia per la televisione, con uno sceneggiato prodotto dalla Rai nel 1963, sia per il cinema, con un film diretto da Alberto Lattuada nel 1949.
Una legge a lui dedicata
La fama e il valore letterario di Bacchelli furono riconosciuti ufficialmente in Italia, tanto che nel 1985 fu emanata la cosiddetta “legge Bacchelli” (legge n. 440 dell’8 agosto 1985). Questa legge prevede l’erogazione di un assegno straordinario vitalizio a quei cittadini italiani che si siano distinti nel mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, ma si trovino in condizioni di indigenza. Nonostante la legge porti il suo nome, lo scrittore morì il 8 ottobre 1985, prima che potesse beneficiare di tale riconoscimento.
La morte di Bacchelli
Il grande scrittore italiano ci lasciò il 8 ottobre 1985, all’età di 94 anni, a Monza, dove si era trasferito per ragioni economiche. Dopo una lunga degenza in una clinica milanese, la sua compagna Ada Fochessati Bacchelli morì un anno dopo. Bacchelli riposa nella Certosa di Bologna, la sua città natale, dove la sua memoria e le sue opere continuano a ispirare le future generazioni di scrittori e appassionati di letteratura.
Fonte:
Comune di Ro
Riccardo Bacchelli – WikipediaL’articolo Riccardo Bacchelli: tra “Il mulino sul Po” e la legge a lui dedicata è già apparso su Il Corriere Nazionale.