Del 31 Luglio 2023 alle ore 14:30La straordinaria vita di Egidio Meneghetti, combattente volontario, medico, farmacologo e figura di spicco nella Resistenza italiana.
Egidio Meneghetti: scienziato, guida della Resistenza, combattente per la libertà, politico e poeta. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che descrivono la vita e l’impegno di questo straordinario uomo, il cui contributo alla società italiana è stato di incommensurabile valore. Nato a Verona il 14 novembre 1892, Meneghetti dimostrò fin da giovane un grande interesse per la medicina e la farmacologia. Dopo aver completato gli studi secondari a Verona, si laureò in medicina all’Università di Padova, dove in seguito avrebbe ricoperto il ruolo di professore di Farmacologia.
La Prima guerra mondiale fu un momento cruciale nella vita di Meneghetti. Si arruolò volontario e combatté con coraggio come ufficiale degli Alpini. Il suo impegno sul campo fu riconosciuto con due Medaglie d’argento e una di bronzo. La guerra segnò profondamente il giovane medico, che acquisì una prospettiva critica sull’autoritarismo e l’oppressione, diventando un convinto antifascista.
Durante il ventennio fascista, Meneghetti si unì ai gruppi clandestini di Giustizia e Libertà e del Partito d’Azione. Nonostante le difficoltà del periodo, continuò il suo lavoro scientifico di fama internazionale. Con la caduta del fascismo e l’8 settembre 1943, Meneghetti si lanciò a capofitto nell’organizzazione della Resistenza nel Veneto. Costituì il primo Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) regionale veneto, lavorando fianco a fianco con Concetto Marchesi, esponente comunista.
Il 16 dicembre 1943, la tragedia colpì Meneghetti quando sua moglie Maria e la figlia Lina persero la vita durante un bombardamento aereo su Padova. Nonostante la devastazione personale, il professor Meneghetti non si arrese e fece dell’Istituto di Farmacologia dell’Università il cuore pulsante della Resistenza veneta. Nel marzo 1944, organizzò la Brigata partigiana che prese il nome del suo amico azionista, Silvio Trentin, caduto durante la lotta.
La sua straordinaria dedizione alla Resistenza non passò inosservata, e il 7 gennaio 1945, Meneghetti fu arrestato dai fascisti e consegnato alle SS. Sottoposto a torture e interrogatori, non tradì mai i suoi compagni di lotta. Dopo essere stato rinchiuso nel campo di Bolzano in attesa di essere deportato in Germania, fu liberato solo alla fine di aprile 1945, quando l’Italia fu finalmente liberata.
Dopo la guerra, Egidio Meneghetti continuò a svolgere il suo ruolo di professore universitario, pubblicando importanti testi scientifici e diventando rettore dell’Università di Padova dal 1945 al 1947. Nonostante l’impegno accademico, non dimenticò mai la Resistenza. Nel 1949 fu tra i fondatori dell’Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, di cui fu presidente fino alla sua morte, avvenuta Il 4 marzo 1961.
La sua eredità continua a vivere attraverso le istituzioni e i luoghi che portano il suo nome e tramite la vasta produzione scientifica e poetica che ha lasciato dietro di sé. Egidio Meneghetti fu una figura poliedrica, un uomo di scienza e un combattente per la libertà, che dedicò la sua vita a migliorare la società e a lottare per i principi in cui credeva.
Il suo impegno nella Resistenza italiana e il suo coraggio durante gli anni di guerra lo rendono una figura di spicco nella storia del nostro paese. L’eredità di Egidio Meneghetti ci ricorda l’importanza di difendere i valori della libertà, della democrazia e della giustizia, e di opporci sempre a qualsiasi forma di oppressione e totalitarismo. La sua figura sarà per sempre un esempio di dedizione alla causa della libertà e dei diritti umani.
Riferimenti:
Ricordando Egidio Meneghetti | Il Bo Live UniPD
Egidio Meneghetti, il farmacologo che difese la Patavina Libertas – Il Mattino di Padova (gelocal.it)
Egidio Meneghetti – Wikipedia
MENEGHETTI, Egidio in “Dizionario Biografico” (treccani.it)L’articolo Egidio Meneghetti: tra Scienza e Patria è già apparso su Il Corriere Nazionale.