Del 31 Luglio 2023 alle ore 09:11Seconda serata del Locomotive Jazz Festival con la direzione artistica di Raffaele Casarano che dopo l’esordio “a cappella” dei Neri Per Caso, si presenta ora per questo ultimo giorno di luglio, lunedì 31, con il trombettista torinese Fabrizio Bosso ed il suo We Wonder Quartet.
L’ultimo giorno di luglio infatti, sarà nel nome della leggenda Stevie Wonder, grazie alla cura degli arrangiamenti e alla personalità musicale di ciascun musicista che compone il quartetto che accompagna Fabrizio Bosso che con il piano e le tastiere di Julian Oliver Mazzariello, il basso e il contrabbasso di Jacopo Ferrazza e la batteria di Nicola Angelucci, presenterà un progetto unico nel suo genere.
Riconosciuto più volte come il miglior trombettista della Top Jazz e parte insostituibile di numerose formazioni di punta della nuova generazione del jazz italiano e non solo, Bosso gira il mondo, collaborando con grandi artisti internazionali, gestendo con estrema naturalezza il passaggio tra parti sinfoniche e improvvisazione e richiamando un pubblico sempre più vasto e fedele.
Il trombettista Fabrizio Bosso è un maestro non solo nel trovare un posto nel jazz per brani heavy rock e R&B, ma anche nell’immaginarli nello stile di specifiche epoche jazz.
E non è un caso che il direttore artistico del Locomotive Jazz Festival, Raffaele Casarano, abbia voluto quest’anno sulla sua locomotiva anche la tromba di Bosso a voler continuare quel discorso sul “Tempo” che quest’anno è il mantra dell’intera manifestazione.
E con Fabrizio Bosso arriva in treno lo Steve Wonder swing, quello che con il We Wonder Quartet si farà sentire sul palcoscenico di Sogliano Cavour in provincia di Lecce, per festeggiare la maggiore età di un festival che non ha eguali in Italia visto che, come racconta lo stesso direttore artistico Casarano, il festival allarga sempre più le sue maglie per coinvolgere i giovani che saranno, come sempre, i protagonisti di ogni pre main stage.
Quando nel settembre del 1976 Stevie Wonder diede alle stampe “Songs In The Key Of Life” fu fin da subito chiaro che quello sarebbe stato il disco, nonostante album come “Talking Book”, “Innervisions” e “Fulfillingness’ First Finale” con cui avrebbe davvero scritto il suo nome nel firmamento musicale. L’accoglienza da parte di pubblico e critica fu straordinaria tant’è che riuscì a vincere ben sette Grammy Award, tra cui quello più prestigioso come “Album dell’anno”.
Ora con la complicità di Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria, a cui si è aggiunto in tre brani Nico Gori al sax e clarinetto, ha preso quota questa nuova avventura discografica del nostro Fabrizio Bosso e del suo quartetto che ci ha regalato un disco tutto da godere.
E se “We Wonder” è un album da ascoltare con grande attenzione per coglierne appieno l’originalità con la quale Fabrizio Bosso ha riletto il repertorio del cantautore americano, ancora più interessante sarà vederlo proporre in una versione live sul palco del Locomotive, insieme ad altrettanti successi che hanno reso la tromba di Bosso “la tromba”. In questa sua tournee Bosso propone una serie di omaggi che vanno da Chet Baker a Pino Daniele, da Steve Wonder appunto ai classici dei cartoons in jazz, e tanta buona musica che scaturisce dalle collaborazioni che Fabrizio ha avuto con Gianni Basso, il pianista Giovanni Mazzarino, i pugliesi Gianluca Petrella, Gaetano Partipilo, Stefano Bollani, Giuseppe Bassi e Fabio Accardi, la Carnegie Hall Orchestra diretta da John Faddis, Enrico Pieranunzi uno dei pianisti più apprezzati nel mondo, e tanti altri ancora tra i quali, ricordiamo per dovere di cronaca, Irio De Paula.
Attendiamolo ora salire sulla locomotiva del jazz di Raffaele Casarano per un concerto dal grande fascino il tutto, come sempre, anticipato dal Locomotive GiovaniL’articolo A Sogliano Cavour la seconda tappa del Locomotive con Fabrizio Bosso ed il We Wonder Quartet è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.