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Del 30 Luglio 2023 alle ore 03:21Una straordinaria vittoria della ricerca italiana,  che riscatta anche le bassezze passate tipo “con la cultura non si mangia”.
Insieme alla ricerca invece si salvano vite umane e si innovano settori della produzione di farmaci. Mi riferisco alla scoperta tutta tricolore fatta dal vicedirettore del San Raffaele di Milano per la terapia genica , Alessandro Aiuti figlio del noto immunologo Fernando che ha condotto una battaglia contro l’AIDS e i pregiudizi , che lo accompagnavano più di quaranta anni fa.
Alessandro Aiuti e , il suo gruppo di ricerca ha modificato il virus Hiv ( Human immunodeficiency virus) “ svuotandolo” della sua virulenza e trasformandolo  , in un farmaco dedicato per curare bambini affetti da gravi malattie genetiche.
La ricerca è iniziata molti anni fa e , riguardava come trattare una grave immunodeficienza , l’Ada-Scid prodotta da un gene difettoso , che condanna a vivere  isolati in una “bolla”: l’ADA-SCID  anche conosciuta come sindrome dei bambini bolla, è una malattia rara ,che azzera le difese immunitarie rendendo potenzialmente fatali anche le infezioni più comuni e quasi innocue per le persone sane.
 IL farmaco Strimvelis,è la  terapia genica , per l’ADA-SCID in commercio dal 2016, ha recentemente ottenuto il parere favorevole dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) , per il mantenimento in commercio per altri 5 anni.
Una terapia frutto della ricerca tutta italiana condotta da Alessandro Aiuti e il suo team.
 I primi virus a essere manipolati geneticamente sono stati i retrovirus , ma ponevano dei problemi. Gli scienziati hanno puntato allora su un altro tipo di vettore virale: i vettori lentivirali derivati dal virus HIV .
 Lo scorso anno è stato approvato dall’Agenzia europea del farmaco il Libmeldy che tratta una grave patologia neurovegetativa progressiva .
Alessandro Aiuti racconta questa straordinaria storia insieme,  a una biotecnologa Annamaria Zaccheddu in un libro dal titolo : “ La cura inaspettata. L’HIV da peste del secolo a farmaco di precisione” .
 Nel libro si racconta la storia di quattro decenni dell’AIDS(Acquired immune deficiency sindrome) la  “sindrome da immunodeficienza acquisita”.
Nelle  persone con Aids le difese immunitarie sono fortemente indebolite,  per la presenza del virus Hiv  non sono più in grado di contrastare l’insorgenza di infezioni e malattie causate da altri virus, batteri o funghi.
Storia che si intreccia con Aiuti padre e figlio e delle loro battaglie, per curare i malati e della ricerca che ha condotto ai due farmaci.
L’AIDS oggi si cura , ma ha contagiato decine di milioni di persone e causato  milioni di decessi.
 L’HIV da virus invincibile è stato trasformato , in strumento di cura.
 Al San Raffaele di Milano arrivano piccoli pazienti da tutto il mondo e nel libro vengono trattati aspetti attualissimi di valenza generale , come il sostegno alla ricerca in campo sanitario, il diritto alla cura di cui è portatore ogni essere umano e la centralità del rapporto tra il paziente e il medico.
Ricerca e innovazione come motore per la crescita e , nel campo della salute come strumento per salvare vite.
Fra le principali 1000 società europee per spesa in R&S, l’Italia ne conti solo 50 . Ovvero il  5% del totale, rispetto al 12% del peso del PIL italiano nell’Ue. 285 ne ha la  Germania, la Francia ne ha 149, la Svezia addirittura 152. Solo 9 società italiane investono più di 500 milioni di euro l’anno in R&S .
Un ripensamento e rilancio in R & S sarebbe quanto mai opportuno e utile.
L’articolo IL VIRUS DELL’AIDS TRASFORMATO E USATO PER CURARE MALATTIE GRAVI è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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