Del 30 Luglio 2023 alle ore 13:04INTERVISTA – Simone Maremonti, in arte Ade, è un cantautore barese, classe ’95. Dopo gli studi all’Istituto Tecnico “Euclide” e qualche anno di università alla Facoltà di Informatica, ha capito che la musica sarebbe stata la sua strada. Ha iniziato a lavorare a tempo pieno come producer circa tre anni fa, imparando il mestiere da autodidatta con il supporto anche di professionisti locali e frequentando delle masterclass, come quella di Boss Doms (ex producer di Achille Lauro) lo scorso anno. A inizi luglio ha dato avvio al progetto da solista “Ade”, lanciando il 21 il suo primo singolo “bye bye”, insieme al videoclip, su tutte le piattaforme digitali. Conosciamolo meglio.
Com’è nato Ade? Perché questo nome d’arte?
Sei o sette anni fa ho iniziato a produrre qualche brano a livello amatoriale ma ho sempre voluto che la musica diventasse il mio lavoro quindi nel frattempo ho anche cantato in qualche band per fare esperienza. In realtà avevo già da tempo il desiderio di iniziare una mia carriera da solista – si spera di poterla chiamare così – con cui avessi la possibilità di esprimermi al 100%. Non mi sono mai buttato in questa avventura prima d’ora perché non mi sentivo pronto, ma adesso sono contento di aver intrapreso tale percorso. Ho scelto come nome d’arte “Ade” in quanto, essendo un amante della mitologia greca da che ho memoria e portando da ormai due anni i capelli blu, mi sono sentito incredibilmente simile al personaggio Ade di Hercules (ride, ndr). Oltre a rappresentarmi da questo punto di vista, è un nome corto e semplice da ricordare, insomma immediato a livello comunicativo.
A livello di sonorità, di che progetto si tratta?
È decisamente un urban pop, direi abbastanza mainstream. Nell’ultimo periodo sto ascoltando molto Lazza e infatti credo che la sua influenza nel mio progetto si percepisca in modo chiaro, ma voglio cercare di non bloccarmi su dei riferimenti specifici. Sono un musicista e cantautore a cui piace tanto sperimentare generi non ancora esplorati, quindi ho intenzione sicuramente di spaziare. L’obiettivo è comunque sempre quello di unire le mie capacità trasversali nel settore, dal canto all’editing, per dar vita a brani che mi auguro possano essere accattivanti e che trasmettano emozioni nonostante le sonorità estremamente moderne ed elettroniche. La sintesi di tutto ciò la si può ritrovare in “bye bye” il mio singolo d’esordio.
“bye bye” lo hai scelto appunto come apripista. Che pezzo è? Cosa racconta?
Il brano è nato un mese fa – freschissimo quindi – in seguito a una chiacchierata molto illuminante per me. Mi ha dato la carica giusta per lanciarmi nella creazione della una nuova hit estiva (ride, ndr). Così in una decina di giorni di chiusone intenso in studio avevo già pronte produzione, mix e master e i ritocchi di rito. Con questa stessa celerità e spontaneità ho deciso poi di pubblicarla adesso, nonostante il periodo sia un po’ saturo di tanti pezzi dello stesso genere. È una canzone d’amore non smielata, volutamente leggera nel sound e nel testo che esorta a staccare la spina dal mondo, liberarsi di display e telefoni, a “salutare” – come dice appunto lo slang anglofono – i problemi della vita, concentrandosi solo sulla relazione che si sta vivendo senza paranoie.
ASCOLTA QUI IL BRANO:
Cosa ci dobbiamo aspettare prossimamente da Ade?
Sto lavorando a tanti inediti che intendo far uscire man mano, uno alla volta. Per ora non sto pensando a un album, perché voglio prima crearmi una rete di gente che mi ascolta e promuovermi come posso sui social anche per sondare e raccogliere feedback. Forse più in là, mi dedicherò piuttosto ad un Ep, ma adesso ho tutto il focus sui prossimi singoli e sui live che nel frattempo avrò la possibilità di fare per farmi conoscere. Venerdì sera mi sono esibito per la prima volta con questo progetto al Fernando Di Leo Short Film Festival di Margherita di Savoia e ho presentato non solo “bye bye”, ma anche in anteprima la canzone che pubblicherò a seguire.
Avviare progetti musicali a Bari e portarli avanti, è possibile?
È difficile. Qui non ci sono gli stessi giri e le opportunità che hanno grandi città come Milano e Roma, seppur non ci manchino locali e gente che segue e apprezza molto la musica. Il nostro problema più grave è che il mestiere del cantante, del musicista è ancora troppo sottovalutato. Anzi, non viene neanche riconosciuto come un lavoro. Fin quando da noi la forma mentis sarà questa, non si potrà secondo me far nascere dei progetti, vederli crescere e collezionare successi rimanendo a casa propria. Io, infatti, spero tra qualche tempo di trasferirmi e portare la mia musica fuori dalla Puglia.
GUARDA QUI IL VIDEOCLIP:
https://www.youtube.com/watch?v=PwYJ4KBYQw4L’articolo “Bye bye” è il singolo d’esordio del nuovo progetto musicale Ade è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.