(Sarzana, 1-3 settembre)
Lo scrittore e studioso del pensiero antico Matteo Nucci, conferma anche quest’anno la sua presenza al Festival della Mente di Sarzana. La XX edizione della manifestazione, promossa dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretta da Benedetta Marietti, si terrà da venerdì 1 a domenica 3 settembre e sarà dedicata alla Meraviglia. Nucci, guidando il pubblico in un viaggio filosofico e letterario in tre tappe, indagherà il tema di quest’anno attraverso gli occhi del filosofo, del poeta e del romanziere.
Venerdì 1 settembre alle 23 si terrà il primo dei tre attesissimi appuntamenti, che avranno sempre luogo in piazza Matteotti, La meraviglia di un filosofo: Platone. Il celebre ateniese sostiene che la filosofia può nascere solo quando si prova meraviglia. Ma in che modo questo stato d’animo spinge gli esseri umani alla ricerca filosofica? La risposta migliore è contenuta nell’opera che più ha influenzato il pensiero e la cultura occidentale, la Repubblica. Seguendo il percorso platonico per costruire una città giusta, Nucci guida la riflessione verso la questione decisiva, quella che si rivela davvero meravigliosa: la conquista della felicità.
Il secondo incontro, La meraviglia di un poeta: Omero, che si terrà sabato 2 settembre alle ore 19, sarà un’incursione nel più antico poema della nostra tradizione letteraria: l’Iliade. La sua potenza, secondo i lettori di ogni epoca, sta nel fatto che, pur cantando solo un piccolo frammento di cinquantun giorni in una guerra durata dieci anni, spinge il lettore a conoscere ciò che non ci viene raccontato, quel che sappiamo fin dall’inizio e che, mentre leggiamo, non avverrà mai: la morte di Achille. Nucci, come un moderno cantore, ci offre la possibilità di trovare la nostra strada per sognare l’epilogo che già crediamo di conoscere, ricordandoci che sia solo chi ascolta, o chi legge, a generare la meraviglia della poesia.
Conclude il ciclo di incontri La meraviglia di un romanziere: Gabriel García Marquez, domenica 3 settembre alle ore 19.00. Riflettendo sulle tecniche narrative dello scrittore sudamericano, che si sottrae alle regole della suspense e dello spoiler proponendo al lettore anticipazioni decisive, Nucci analizzerà un romanzo fra i più letti di tutti i tempi: Cent’anni di solitudine. Suscitare meraviglia, per Marquez, non ha nulla a che fare con la sorpresa ma con la capacità di irretire il lettore e trasportarlo in un’altra, magica, dimensione.
Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato con Ponte alle Grazie i romanzi Sono comuni le cose degli amici (2009, finalista al Premio Strega), Il toro non sbaglia mai (2011), È giusto obbedire alla notte (2017, finalista al Premio Strega) e il saggio narrativo L’abisso di Eros (2018). Per Einaudi sono usciti una nuova edizione del Simposio di Platone (2009) e i saggi narrativi Le lacrime degli eroi (2013), Achille e Odisseo. La ferocia e l’inganno (2020), Il grido di Pan (2023). Con HarperCollins ha pubblicato il romanzo Sono difficili le cose belle (2022). I racconti sono apparsi in riviste, antologie, eBook. Collabora con il Venerdì di Repubblica, lo Specchio de La Stampa e l’Espresso.