Del 28 Luglio 2023 alle ore 12:36Un uomo di coraggio e ideali, laureato in giurisprudenza, nel ’36 volontario nella campagna di Abissinia partecipò alla battaglia dell’Amba Aradam. Partecipò alla seconda guerra mondiale, ottenendo quattro croci al merito di guerra. Nel 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana. Nel dopoguerra tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano, ne divenne vice segretario nazionale, segnando la storia politica della corrente missina di sinistra…
Giorgio Bacchi è nato a Venezia il 7 agosto 1913 e si è laureato in Giurisprudenza. Fin da giovane, ha dimostrato uno spirito intraprendente e coraggioso, arruolandosi come volontario per la campagna dell’Africa Orientale con la 104 Legione – Divisione CC.NN. “3 gennaio”. Ha combattuto nella battaglia di Amba Aradam, distinguendosi come un valoroso soldato in prima linea.
La sua partecipazione al secondo conflitto mondiale, gli ha valso quattro croci al merito di guerra e il riconoscimento come ufficiale superiore di complemento dell’Esercito. Pur essendo stato un militare valoroso, Bacchi non si è fermato qui. Dopo la guerra, si è reso assai attivo in politica, dimostrando il suo impegno ideale e la sua fedeltà a determinati principi.
Nel dicembre del 1946, insieme a Giorgio Almirante, Romualdi, Michelini e altri, ha contribuito alla fondazione del Movimento Sociale Italiano, un partito che avrebbe mantenuto una linea di continuità ideale con la Rsi e avrebbe tutelato i reduci del fascismo. Questa riunione storica si è tenuta a Roma, in Corso Vittorio Emanuele 24, nello studio del ragionier Arturo Michelini. Così è nato il Msi, che successivamente ha unificato diverse forze politiche e gruppi che erano fioriti in diverse regioni italiane dopo il 25 aprile.
La fondazione del Msi non è stata priva di sfide e contrasti. L’elaborazione dottrinale e programmatica ha evidenziato le diverse anime del Movimento, tra cui socializzatori e corporativisti, filo-monarchici e repubblicani, conservatori e socialisti rivoluzionari. Tuttavia, Bacchi è stato un elemento trainante del Movimento, insieme a figure come Giorgio Almirante e Pino Romualdi.
Il Msi ha rappresentato un’importante forza politica in Italia, portando avanti la sua visione di un’Italia che conservasse un legame con il passato fascista, ma che cercasse anche di rispondere alle sfide del presente e del futuro. Bacchi ha dimostrato di essere un leader riconosciuto all’interno della sinistra missina, affiancato da Giorgio Pini, giornalista vicino a Mussolini e collaboratore de “Il Pensiero Nazionale”.
Nel 1969, Bacchi è stato nominato vice segretario nazionale del Msi, dimostrando ancora una volta la sua importanza all’interno del partito. Nel 1972, è stato eletto Senatore della Repubblica nel collegio di Roma II, continuando a svolgere un ruolo attivo all’interno della politica italiana.
La sua scomparsa, avvenuta il 24 novembre 1974 a Siena, ha segnato la fine di una figura politica intraprendente, ma il suo contributo alla storia del Movimento Sociale Italiano e alla politica della destra italiana è rimasto a lungo rilevante. Giorgio Bacchi, il volontario di guerra che fondò il Msi, ha lasciato un segno indelebile in alcune significative vicende del nostro paese.
Riferimenti: Giorgio Bacchi – Wikipedia
L’articolo Giorgio Bacchi: può essere un missino di sinistra? è già apparso su Il Corriere Nazionale.