Del 27 Luglio 2023 alle ore 17:58Sorridente e sereno, semplice nei modi e intrigante col suo ‘Guarnieri del Gesù’ dal suono potente e armonico allo stesso tempo (a tratti angelico), David Garrett -che la stampa indica come ‘il più famoso violinista del mondo’- ha catturato a Cattolica (arena della Regina) l’attenzione e l’ammirazione di tutti.
In un caldo a dir poco infernale, ha suonato circa un’ora e mezzo accompagnato da Franck van der Heijden alla chitarra e Rogier van Wegberg al basso:
‘Ho suonato in ogni possibile formazione, ma quel che conta per me è l’intimità dell’atmosfera. Non mi interessa attirare l’attenzione del pubblico con effetti eclatanti, la bellezza della musica è sufficiente’- ha detto in merito, rispondendo via vai alle varie domande poste per iscritto dal pubblico prima della serata.
‘Sono sposato con l’Italia, attraverso il violino -ha continuato passando da Vivaldi al flamenco, dalla ‘Marcia Turca’ di Mozart all’’Ave Maria’ di Gounot, da Bach a Dvořák, da Gluck a Mendelssohn e Schumann – Nel primo concerto di questo tour ho suonato con l’orchestra che fu diretta da Claudio Abbado, uno dei grandi maestri che avete avuto. Ci sono molti motivi per cui sono connesso all’Italia: qui ho fatto il mio primo tour importante a soli tredici anni e ho avuto il grande onore di interpretare Niccolò Paganini in un film sulla sua vita. E poi il cibo: oh Dio!’
David ha raccontato alla stampa di avere una bellissima collezione di violini…
‘Ma purtroppo ne posso suonare solo uno alla volta. Li uso costantemente in concerto: uno Stradivari del 1760, un Gaetano Pugnani del 1736 e molti altri. Lo studio e la collezione di grandi violini mi è stata tramandata da mio padre, e lo faccio anche come forma di investimento’.
A chi lo considera ‘la rockstar del violino’, ha risposto ‘che è indubbiamente un complimento, anche se – più importante di come ti considerano gli altri- conta cosa pensi di te stesso, e io cerco di essere un musicista serio e concentrato’.
Doveroso un tributo alla Romagna che lo ospitava: il concerto si è concluso con ‘Bella ciao’ e l’inevitabile standing ovation.
Dopo il tour del 2022, ‘Alive-my Soundtrack’ (32 concerti in 11 Paesi), ‘Iconic Tour’ (2023)- realizzato sulla base dell’album pubblicato da Deutsche Grammophon nel novembre scorso – lo ha portato in Italia per 6 concerti in 8 giorni (dal 18 al 25 luglio) in alcune fra le rassegne più prestigiose: il 18 luglio al MusArt di Firenze (in Piazza Santissima Annunziata), il 19 a Roma (ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) all’Auditorium Parco della Musica, il 21 a Genova ai Parchi di Nervi (Villa Grimaldi), il 22 all’Arena della Regina di Cattolica, il 24 all’Arena Sferisterio di Macerata e il 25 a Brescia in Piazza della Loggia.
I sei concerti di luglio sono stati preceduti da una speciale anteprima, il 18 giugno al Teatro Antico di Taormina, nell’ambito del Taobuk Festival-SeeSicily, che ha celebrato personalità di altissimo profilo della letteratura, della scienza e dell’arte. La sera precedente il concerto, sabato 17 giugno, in occasione di Taobuk Gala al Teatro Antico, Garrett è stato insignito del prestigioso Taobuk Award ‘per il suo eccezionale contributo alla musica, che esplora generi diversi con incredibile capacità di sincretismo, esaltando il genio dei grandi compositori del passato’, come ha dichiarato Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico del Festival.
Paola CecchiniL’articolo Il ‘violinista del diavolo’ conquista e sorride è già apparso su Il Corriere Nazionale.