Del 27 Luglio 2023 alle ore 21:02Un atteggiamento da potere autocratico , in una democrazia parlamentare , questo il comportamento di RFI , rispetto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e reiterato nei confronti del TAR del Lazio.
I fatti : il Ministero dell’Ambiente in data 23 giugno 2023 ( protocollo uscita 0102702), invia a Rete Ferroviaria Italiana una nota , in risposta a richieste di RFI , che riguardano le modifiche apportare al progetto del “lotto 1 a Battipaglia/Romagnano” e l’interconnessione con la linea storica Battipaglia/Potenza.
Modifiche rese necessarie , a parere di RFI , per recepire nel progetto le prescrizioni emesse nella procedura di impatto ambientale e approvate nella Conferenza dei Servizi.
Modifiche sulle quali si richiede il parere del Ministero dell’Ambiente.
Contestualmente, RFI informa il Ministero dell’Ambiente , che ha comunicato alle Amministrazioni e agli Enti gestori, l’avvio della procedura volta all’approvazione delle Varianti al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) dell’intervento in questione.
Chiaro? RFI senza attendere le valutazioni del Ministero dell’Ambiente procede verso i comuni interessati al tracciato , a far approvare le varianti.
IL Ministero evidenzia anche che è stato nominato un Commissario straordinario : “ in quanto l’intervento nel suo complesso è caratterizzato da un elevato grado di complessità progettuale, da particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale.”.
La procedura di VIA si è conclusa positivamente e RFI coerentemente con la legislazione vigente ha richiesto la verifica di ottemperanza alle prescrizioni n 1,2,3 e 4.
Prescrizioni richieste e recepite nel decreto di VIA dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle provincie di Salerno e Avellino e , verificate con parere positivo dalla Soprintendenza Speciale per il PNRR del ministero della Cultura.
Parere positivo di ottemperanza subordinato a : “ fermo restando la necessità di disporre i necessari approfondimenti progettuali, nelle successive fasi progettazione definitiva/esecutiva, come riportato nel parere della Soprintendenza archeologia delle provincie di Salerno e Avellino”.
Nella richiesta di verifica al Ministero dell’Ambiente RFI dichiara che la variante proposta , consiste negli : “interventi risultati necessari per recepire alcune prescrizioni ad esito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e della Conferenza dei Servizi (CdS) nonché taluni affinamenti progettuali resisi necessari nel passaggio dal PFTE approvato dalla CdS al PFTE arricchito per gara (PFTE+)” .
Capito? RFI modifica il progetto di fattibilità approvato dalla Conferenza dei Servizi e lei secondo una autonoma quanto arbitraria valutazione classifica come “ arricchimento” il nuovo PFTE classificandolo con la “ +” quindi plus!!
Sempre RFI che non ha alcuna competenza in campo valutativo essendo questa della Amministrazione pubblica dichiara, che gli interventi di modifica : “ non alterano le caratteristiche tecnico-funzionali dell’opera approvata. Gli interventi di modifica al PFTE assentito sono stati suddivisi in diverse categorie riassumibili come segue: Modifiche dell’impronta dei rilevati e delle trincee, che non si ritiene alterino la natura stessa delle opere; Modifiche al sistema di drenaggio di piattaforma, che prevede l’inserimento di nuove condotte e canali a seguito di un approfondimento dello studio dei recapiti; Viadotti ferroviari, per i quali in sede di verifica di ottemperanza alle prescrizioni del parere della Soprintendenza Speciale per il PNRR del 28/06/2022 si sono modificate scansione e architettura delle opere e in alcuni casi sono stati condotti degli adeguamenti delle luci per esigenze idrauliche; Dissesti, che sono stati rimodulati a seguito di nuovi censimenti e verifica delle aree instabili e dei movimenti gravitativi e che hanno comportato la necessità di introdurre opere di stabilizzazione calibrate in ragione di tali aggiornamenti; Sistemazioni idrauliche, che prevedono la riprofilatura di alcuni fossi a seguito dell’adeguamento della scansione delle pile dei viadotti e la modifica/aggiunta di alcuni tombini idraulici; Sistema di cantierizzazione, che ha introdotto alcune modifiche a due aree tecniche e alcune aree di stoccaggio oltre all’aggiunta di una nuova area di stoccaggio”.
RFI ritiene : “ non sostanziali” le modifiche al progetto evitando , in tal modo ed è gravissimo, che le varianti siano sottoposte, a un nuovo procedimento di VIA.
IL Ministero ribadisce purtroppo , a una società di diritto pubblico , che la verifica di ottemperanza delle prescrizioni è di sua competenza ( art. 28 D.lgs. 152/2016, e secondo le modalità indicate all’art. 4 del Decreto di VIA n.165 del 01/08/2022).
Inoltre scrive il Ministero dell’Ambiente : “ in merito agli affinamenti progettuali sviluppati nel passaggio dal PFTE approvato dalla CdS al PFTE arricchito per gara (PFTE+), diversamente da quanto ritenuto da codesta Società, dalla lettura della documentazione trasmessa si rileva la significatività e sostanzialità delle varianti e modifiche proposte rispetto al PFTE già valutato e oggetto del citato decreto di compatibilità ambientale n.165 del 01/08/2022.”
Inoltre viene rilevato dal Ministero oltre, a essere stata individuata una ulteriore area di stoccaggio emerge dalla documentazione inviata da RFI : “un incremento del quantitativo di materiali da gestire come sottoprodotto”, senza tuttavia fornirne una quantificazione anche approssimativa. Inoltre, la proposta prevede l’aggiornamento delle aree di cantiere destinate allo stoccaggio delle terre. Con riferimento alle aree di dissesto, a seguito dei rilievi geologici e geomorfologici di dettaglio, che hanno considerato una fascia di 1 km per lato a ridosso del tracciato ferroviario, e dell’interpretazione dei risultati delle campagne di indagini geognostiche realizzate nel 2021 e nel 2022, sono state censite ulteriori 4 aree di instabilità gravitativa, non individuate nel precedente PFTE approvato, che passano così da n. 19 a n. 23, e per le quali sono previsti interventi per la messa in sicurezza”.
Continua il Ministero che : “ per quasi tutte le aree di dissesto idrogeologico già censite, la proposta di variante prevede, rispetto al precedente PFTE valutato dalla Commissione tecnica PNRR-PNIEC nell’ambito della VIA svolta, l’aggiornamento e la modifica delle scelte progettuali precedentemente individuate per la stabilizzazione dei fenomeni franosi presenti. Modifiche che prevedono l’applicazione di una diversa tipologia di intervento per la messa in sicurezza delle aree rispetto a quanto proposto nello Studio di Impatto Ambientale valutato nella VIA. (…) Fatto questo che richiede operare con un supplemento valutativo delle componenti ambientali idrogeologia e suolo/sottosuolo, anche per verificarne in termini preventivi la potenziale efficacia per la riduzione del rischio frane. (..) in ordine agli interventi sopra indicati e previsti nella variante proposta, esaminati gli elementi informativi forniti da codesta Società proponente nella Lista di controllo e nei relativi allegati, considerate le finalità e le caratteristiche degli interventi stessi, si ritiene che non possa escludersi la sussistenza di potenziali impatti significativi e negativi. Ciò porta a ritenere necessario svolgere un approfondimento valutativo in ordine ai potenziali impatti sulle componenti ambientali interessate dagli interventi proposti, da espletarsi nell’ambito della verifica di assoggettabilità alla VIA, ex art. 19, oppure attraverso la procedura di riesame e aggiornamento del provvedimento di VIA PNRR emanato che consentirebbe la continuità valutativa della Commissione tecnica PNRR/PNIEC competente ai sensi dell’art. 8 c.2-bis. Il soggetto proponente dovrà provvedere a presentare allo scrivente Ministero l’istanza corredata dalla documentazione progettuale e degli atti amministrativi comprensivi della quietanza di avvenuto pagamento degli oneri istruttori di cui all’art. 33 del decreto legislativo 152/2006.”
Invece di ottemperare, a quanto di grave emerge oltre alla incompetenza di RFI , si procede all’invio sempre firmato RFI a chi sarà espropriato di lettere , che preannunciano l’esproprio.
Ma non è finita.
Conclude il Ministero : ” Per quanto riguarda invece le modifiche apportate, finalizzate al riscontro delle prescrizioni dettate in ambito della VIA, ulteriori o di ottimizzazione di quelle già valutate dalla Soprintendenza Speciale per il PNRR con il parere del 28/11/2022, dovrà procedersi con la procedura di verifica di ottemperanza, ai sensi dell’art. 28, D.lgs. 152/2006, coinvolgendo il Ministero della cultura al quale la presente è inviata per opportuna conoscenza”.
Inaudito quanto successo!
IL diritto e i diritti soprattutto dei cittadini espropriati fatti , a pezzi da una società del gruppo FSI , denominata RFI , che ha come compito “ la gestione dell’infrastruttura” , ma si arroga il diritto della valutazione dei propri progetti e anche l’ottemperanza alle prescrizioni di compatibilità ambientale emessi dalla Commissione Speciale VIA per il PNRR!
Ma non è finita!! Classifica lei RFI ed è gravissimo, se una variante è sostanziale ( richiedendo un nuovo procedimento) oppure non lo è.
Considerate queste gravissime omissioni e l’aggravante di mancate valutazioni di impatti cumulati , di presenza di radon nel territorio di operatività e di giudizio di TAR pendente, si ritengono illegittimi gli espropri programmati.
Uno sperpero di scarse risorse pubbliche pur esistendo una soluzione più economica e parimenti efficace , in termini di riduzione del tempo di viaggio .
Ci sarà un giudice o un politico a Berlino? Per questa iattura elaborata dalla lobby delle costruzioni .
Un marchiano errore la mancata esclusione dal PNRR del lotto 1 a della Salerno/Reggio Calabria.
Esclusa la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’ERTMS (European Rail Traffic Management System). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania.
L’articolo Espropri illegittimi, Tav al posto del ministero, il caso Battipaglia Romagnano è già apparso su Il Corriere Nazionale.