Del 25 Luglio 2023 alle ore 14:35Aldo Spallicci (Santa Croce di Bertinoro, 22 novembre 1886 – Premilcuore, 14 marzo 1973) è stato un medico, poeta e politico italiano, nonché cultore e promotore dell’identità e delle tradizioni popolari della Romagna, nonché della libertà. La sua vita trascorsa tra le trincee e la difesa delle tradizioni popolari.
Aldo Spallicci, nato a Santa Croce di Bertinoro il 22 novembre 1886, è stato molto più di un semplice medico, poeta e politico. La sua lunga esistenza è stata scandita dalla passione e dall’impegno che ha riversato nella sua terra, la Romagna, e nella difesa dei valori per cui ha combattuto fin dall’inizio: la libertà e l’identità culturale della sua gente.
Da giovane, fu catturato dallo spirito ribelle e mazziniano, abbracciando fin dal 1912 il Partito Repubblicano Italiano. Questa fiamma idealista lo portò ad arruolarsi come volontario di guerra, combattendo per la Grecia contro la Turchia. La sua volontà di partecipare attivamente alle vicende del suo tempo non si fermò qui, ma lo spinse a impegnarsi come medico volontario durante la prima guerra mondiale, contribuendo con coraggio e dedizione alla difesa della Francia.
La guerra segnò profondamente la vita di Spallicci, plasmando il suo carattere acceso e vulcanico, ma anche rafforzando il suo legame con la Romagna. Dopo aver servito come ufficiale medico in trincea, contribuendo alla conquista di importanti quote di territorio, sentì sempre più il bisogno di preservare le tradizioni popolari della sua terra. Era convinto che la Romagna, seppur parte di un’Italia unica e indivisibile, avesse una sua unicità che meritava di essere valorizzata e tutelata.
Dedicò quindi parte della sua vita all’attività di divulgatore della cultura romagnola. Fondò la rivista “La Piê” e promosse studi folclorici per preservare le tradizioni locali, riunendo intellettuali, artisti e poeti attorno a un’idea: difendere l’autonomia amministrativa della Romagna. Per lui, l’autonomia non significava separazione, ma piuttosto una forma di responsabilizzazione delle diverse popolazioni, una possibilità di far sentire la propria voce nella costruzione del futuro del Paese.
Ma la sua passione per la Romagna non si limitava alle parole scritte: Spallicci era un uomo d’azione. Entrò in politica e fu eletto deputato all’Assemblea Costituente e successivamente senatore, impegnandosi nella nascita del Ministero della Sanità e sostenendo l’autonomia regionale. Il suo ruolo di volontario di guerra fu il viatico per tutta la sua vita, un’esperienza che lo formò come uomo e gli diede la forza di lottare per ciò in cui credeva.
La sua eredità è ancora viva oggi, nella memoria di coloro che riconoscono il suo ruolo di “Babbo della Romagna”. Il suo impegno politico e culturale ha lasciato un segno profondo, dimostrando che il volontariato di guerra può essere un viatico per tutta la vita di un uomo. Aldo Spallicci ha dimostrato come il coraggio e la passione possano diventare il motore di un’esistenza dedicata all’amore per la propria terra e per la libertà.
Fonte; Aldo Spallicci – WikipediaL’articolo Volontario di Guerra e Poeta Ribelle: Aldo Spallicci è già apparso su Il Corriere Nazionale.