Del 24 Luglio 2023 alle ore 13:25ROMA (ITALPRESS) – “La disponibilità del Presidente Giorgia Meloni ad aprire al salario minimo dimostra la volontà, da parte de Governo, di trovare la soluzione al problema del lavoro sottopagato a causa dell’applicazione di contratti che, in alcuni casi, sono siglati anche da Organizzazioni Sindacali – cosiddette – comparativamente maggiormente rappresentative”. Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa in merito alla dichiarata disponibilità della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a trovare soluzioni attuative per l’applicazione del salario minimo.“Il salario minimo – continua Prudenzano – è legge in 21 Paesi Europei e solo in 6 Paesi, tra cui l’Italia, ancora non viene applicato, lasciando liberi i contratti di stabilire, in molti casi, paghe orarie bassissime che umiliano i lavoratori. Confintesa guarda con soddisfazione a questa apertura e, coerentemente con le posizioni favorevoli ad una legge che stabilisca nei contratti di lavoro un minimo tabellare, si dichiara disponibile al confronto con il Governo.Evidentemente – aggiunge il Segretario di Confintesa – la Presidente Meloni ha voluto inserire anche questo impegno di governo che è stato sempre retaggio della cosiddetta Destra sociale, contro il lavoro povero, e intende risolvere il problema inserendo l’Italia tra quei Paesi che già applicano per legge il minimo salariale”.“Confintesa – conclude Prudenzano – ritiene inoltre che sia sbagliato affermare che il salario minimo “scassa i contratti” in quanto permette alle parti di iniziare a discutere da livelli retributivi che partono proprio dal salario minimo in su.Altro elemento positivo è dato dal fatto che il Salario Minimo per legge cancellerebbe lo scandalo delle centinaia di contratti pirata depositati al Cnel che, proprio per assenza di retribuzioni minime, possono esistere e permettere di sottopagare i lavoratori”.-foto ufficio stampa Confintesa –(ITALPRESS).L’articolo Prudenzano (Confintesa) “Bene apertura Meloni sul salario minimo” è già apparso su Il Corriere Nazionale.