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Del 24 Luglio 2023 alle ore 17:55di Giuseppe Caramia
 
Nato a Lecco nel 1962, è da 35 anni uno dei più grandi Chef Italiani al Mondo, come testimoniano da ultimo la sua presenza:a bordo dell’Amerigo Vespucci, ancorato a Genova, in procinto di salpare per il giro del mondo;al Summer Fancy Food di New York, per sostenere la nomina della cucina Italiana a patrimonio Unesco;
allo stadio di San Siro, per deliziare i palati degli ospiti del Presidente Zhang in occasione del derby di Champions League Milan-Inter.
Diplomatosi nel 1977 nell’Istituto Alberghiero di Bellagio, ha compiuto un preziosissimo percorso di formazione nei Grandi Hotel e in alcuni ristoranti “Tristellati” Europei.
Nel 1988 arriva l’occasione della vita: diviene lo Chef Personale della Casa Reale Inglese, lavorando a Buckingham Palace e a Kensington Palace.
In quei luoghi ha inventato il celeberrimo “Risotto della Regina” – un risotto impreziosito da vari ingredienti Italiani tra cui il gambero rosso di Mazzara, timo, maggiorana, parmigiano reggiano e burro di malga – che era solito cucinare in varie occasioni. Una per tutte, una cena ufficiale a fine 1989, presenti sovrani europei e capi di stato.
Alla Regina Elisabetta piacque molto, al punto che, rompendo il protocollo, lo fece chiamare per chiedergli cosa avrebbe desiderato di regalo. Lo chef, indeciso tra un grande vino e un cavallo, chiese in regalo la pentola con cui aveva cucinato quel risotto e che era appartenuta alla Regina Vittoria. La Regina Elisabetta acconsentì. Da allora lo chef è chiamato in tutto il mondo a cucinare quel mitico risotto.
Re Carlo, allora ovviamente Principe, adorava un altro risotto: quello che lo chef Derflingher faceva con le zucchine, gli asparagi e le verdure dei suoi orti, con l’aggiunta di gorgonzola e zafferano. Peraltro, non riusciva a resistere alla famosa “Crema al limone”, inventata da chef Derflingher.
Nel 1991 vola oltre oceano e diventa Chef alla Casa Bianca per due anni con George W. Bush senior.
La consegna della Prima Stella Michelin, ricevuta a Firenze nell’ottobre del 1994, oltre ad essere un ricordo indelebile acquista maggior valenza al momento della proclamazione, in quanto è il grande maestro e caro amico Paul Bocuse a consegnargli l’ambito premio.
Il suo successo ha poi trovato la strada italiana con la creazione e apertura della Terrazza dell’Eden di Roma, dove è rimasto per nove anni, conquistando Stelle Michelin e molteplici altri premi e riconoscimenti, creando una scuola ed un concetto vincente, per poi passare al prestigioso Palace Hotel di St. Moritz che lo vede Executive Chef per tre anni.
Per sette volte viene nominato tra i primi dieci chef del mondo nella “Five Star Diamond Award as one of the World’s Best Chefs”.
Nei nove anni successivi intraprende un prestigioso percorso in Giappone: con il suo gruppo apre e gestisce oltre 30 ristoranti italiani, tra cui l’Armani Ginza Tower di Tokyo e l’Officina di Enrico, icona del “Made in Italy” all’estero.
Intraprende poi con successo la strada che porta alle aperture di nuovi ristoranti Armani nel mondo.
Nel 2008 è stato premiato quale “Migliore chef del mondo”.
Il 16 novembre 2008 riceve il prestigioso premio Internazionale “Tartufo d’Oro di Asti” quale riconoscimento nella diffusione della cucina e cultura italiana nel mondo.
Al Vinitaly 2011 ha ricevuto il prestigioso premio “Fuoriclasse”.
Nel 2012 è stato eletto Presidente di Euro Toques Italia, succedendo a Massimo Spigaroli e al primo presidente Gualtiero Marchesi.
A Gennaio 2015 viene eletto all’unanimità Presidente Euro Toques International, fondata nel 1986 dallo chef Paul Bocuse insieme a Pierre Romeyer, che ha l’obiettivo di garantire cibo buono e sano ai cittadini europei. Dal 2017 al 2021 ne è co-presidente insieme a Jean Castadot. A ottobre 2021 viene eletto unico Presidente Euro Toques International.
La carriera lo ha portato ad interpretare la sua cucina nei più importanti eventi mondiali. Ha cucinato nelle cerimonie ufficiali d’apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012 in rappresentanza del nostro Paese, oltre che a due G8 ed al G20.
Ha firmato e curato, inoltre, alcuni tra i matrimoni più esclusivi e famosi del pianeta. Nel 2013 a Pisa riceve il prestigioso Premio Internazionale Piazza de Chavoli.
Il 2 giugno 2014 viene nominato con Decreto ministeriale del Presidente della Repubblica Italiana Napolitano controfirmato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi:
“Commendatore della Repubblica Italiana e Ambasciatore della Cucina Italiana nel Mondo”.
A dicembre 2015 riceve il premio internazionale “Doc Italy, Viaggio Attraverso l’Eccellenza”.
A febbraio 2016 inizia a Taiwan un nuovo ambizioso progetto che lo porta, in breve tempo, a creare diverse strutture di ristorazione a vari livelli – tra cui il ristorante “Il mercato” – e un nuovo concept di importazione e distribuzione di prodotti e vini esclusivamente italiani.
A dicembre 2016 viene nominato Testimonial e City Ambassador nel progetto “Cult City” in Lombardia per l’anno del turismo 2017.
Nel giugno 2017 è al Castadiva Resort di Blevio (CO), consulente del reparto F&B.
Ad ottobre 2020, viene nominato “Professionista dell’anno” durante il Gran Premio Internazionale della Ristorazione 2020.
Potrei andare avanti per ore, ma ritengo che quanto detto finora sia più che sufficiente a giustificare la prossima affermazione:
Sia lode e gloria allo chef Enrico Derflingher, vincitore del Premio “Memory Vincenzo Caramia”.L’articolo Premio Memory “Vincenzo Caramia” Laudatio di Enrico Derflingher è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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