La “Mille Km della Cultura”, promossa ed organizzata da ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali e dalla Galleria Purificato.Zero ha iniziato il suoviaggio della II Edizione dalla cittadina etrusca di Cerveteri, sito Unesco considerato da storici e studiosi antropologi culla della civiltà, da dove si ipotizza nasca il mito di Europa che alcuni indicano salpò dalle rive di Pirgy verso la Grecia.
L’inaugurazione ha visto una buona partecipazione di pubblico con l’amministrazione comunale caerite, nella persona del Vicesindaco e assessore alla Cultura Federica Battafarano, impegnata in primo linea nella diffusione degli ideali della manifestazione accanto a Francesco Zero e Giuseppe Purificato, rappresentanti della Galleria, e Fabrizio Arcangeli, segretario nazionale di ENAC, Presenti anche irappresentati della Fondazione Omiccioli, Associazione Laghi d’Italia e Lazio Finanza che supportano la manifestazione.
Un successo di pubblico che ha accompagnato l’intera esposizione ospitata nelle Sale del Palazzo Ruspoli, nell’incantevole cornice di Piazza Santa Maria luogo dalla forte valenza storica per Cerveteri, con la presenza di numerosi collezionisti, cittadini, turisti e artisti del territorio richiamati dalle opere di grandi Maestri del Novecento quali Enrico Benaglia, Franco Fortunato, Franz Borghese, Giovanni Omiccioli, Ugo Nespolo, Antonio Corpora, Corrado Cagli, esposti in un continuum spazio temporale insieme a giovani promesse dell’arte contemporanea. Sintomo che la società civile non è sensibile alla bellezza e all’arte di rilievo.
Lo spirito dell’iniziativa prevede di effettuare un’esplorazione nella storia dell’arte moderna e contemporanea da eseguire per grandi temi in modo da catturare l’attenzione e la curiosità del visitatore attraverso un ciclo di mostre itineranti che, organizzate in dimore storiche e antichi palazzi d’Italia, rilancerà il forte richiamo alla conoscenza, all’identità nazionale e allo spirito di collaborazione. Arricchire gli animi con sensazioni fatte di tempo, spazio ed emozioni vissute, con alcune giornate dedicate anche alle scuole nei territori ospitanti la manifestazione, per stimolare il pubblico a confrontarsi con gli argomenti proposti dai differenti linguaggi espressivi in una simbiotica armonia tra moderno e contemporaneo. Sarà questa la chiave per accendere la curiosità del visitatore che potrà osservare opere di artisti già affermati nel panorama nazionale ed internazionale, accanto a giovani talentuosi ed emergenti di alto profilo.
Una diversa consapevolezza del proprio ambiente, ed un maggiore interesse verso i beni culturali e il patrimonio artistico, verrà raggiunta recuperando un modo più duttile di presenza attiva nel contesto cittadino dell’individuo che si riappropria di una realtà che l’arte gli offre nella cultura con la sua autenticità e adattabilità ai tempi, grazie alla costante presenza di curatori e critici a trasportare i visitatori nelle visioni d’arte.
Il 28 luglio la manifestazione, dopo Cerveteri, toccherà la cittadina di Farnese, piccolo borgo della Tuscia che sorge su uno sperone tufaceo circondato da alte rupi, abitato fin dal XII secolo a.C. e conserva tracce di insediamenti etruschi, romani e longobardi. Farnese e il suo territorio vissero un periodo di straordinario splendore durante il XVI secolo, quando Alessandro Farnese, eletto papa con il nome di Paolo III nel 1534, diede nuovo assetto urbanistico al borgo e lo abbellì con palazzi, chiese, giardini e opere d’arte di grande valore, tra cui si possono ancora ammirare dipinti di Lanfranco, Orazio Gentilieschi e Anton Maria Panico.
Da visitare poi la piccola chiesa di Sant’Anna con il suo ciclo di affreschi narranti le storie della Vergine, che nascondono un significato alchemico e testimoniano dell’estrema cultura dei committenti. In ultimi, Farnese è conosciuta come il borgo di Pinocchio, dove il regista Comencini diede forma e corpo al famoso burattino di Collodi.