Del 21 Luglio 2023 alle ore 16:17 Venerdi 20 luglio, la Bari della musica ‘classica ha accompagnato un importante evento-incontro all’Auditorium del Conservatorio cittadino di via Capruzzi. Qui due noti personaggi-musicisti come Emanuele Arciuli e Nicola Scardicchio, guidati dal direttore dell’istituto Roselli, hanno incontrato e parlato con lui, e di lui, del m° Michele Marvulli giunto alla bella età di 94 anni vissuti sempre lucidamente e con sagacia tutta meridionale.
Un incontro per ripercorrere la storia vissuta della educazione al bello e alla musica grazie appunto a questo maestro dei maestri, egli testimone di quanto la ‘musica di qualità’ pugliese è stata capace (anche per il suo tramite) di nascere, crescere ed affermarsi in mezza Europa e negli USA con alcuni suoi alunni che hanno di fatto formato una scuola pianistica della Puglia sublimata da allievi come Benedetto Lupo, Emanuele Arciuli e non ultima, e come diretta derivazione, da Beatrice Rana. Per corretta informazione, riassumiamo qui di seguito il profilo artistico di questo grande Maestro, nato nella profonda provincia barese e poi assurto a palcoscenici nazionali.
Michele Marvulli (Altamura, 1929) inizia la carriera di pianista-concertista in tenera età, conseguendo lusinghieri successi nei più importanti concorsi pianistici dell’epoca (Ginevra 1955 medaglia d’oro nella sezione musica da camera in duo con la violinista Ludmilla Kutznetsoff- poi diventata sua moglie). Frequenta il liceo musicale “Piccinni” di Bari, allievo di Nicola Costa per il pianoforte e di Nino Rota per la composizione. Nel corso di oltre 40 anni di insegnamento nei conservatori di Bari, Firenze e Pesaro, fonda e coltiva una delle più importanti scuole pianistiche italiane (Emanuele Arciuli, Luigi Ceci, Gregorio Goffredo, Giovanna Valente, Angela Montemurro Lentini ed innumerevoli concertisti / docenti di chiara fama). Consulente privilegiato di Nino Rota a partire dagli anni giovanili fino alla morte prematura del maestro milanese, testimone e talvolta complice dei suoi processi creativi, ne ha diretto alcune prime importanti esecuzioni (Concerto in mi minore per pianoforte alla RAI di Napoli con solista lo stesso Autore e l’Opera lirica “I due timidi” al Teatro Petruzzelli di Bari).
Coltivando una vocazione posseduta fin dall’infanzia ed incoraggiata dalle esortazioni di Rota, nel biennio 1971-72 frequenta presso l’Accademia Chigiana di Siena i corsi di direzione d’orchestra tenuti da Franco Ferrara; Michele Marvulli si è affermato come direttore stimato e molto apprezzato nell’ambiente musicale oltre che da pubblico e critica. Ospite di importanti orchestre straniere – da ricordare gli appuntamenti con l’Orchestra da camera di Praga al Festival internazionale di Ljubljana, l’orchestra del Festival Internazionale di Pola (“Turandot” di G. Puccini) e l’orchestra del Festival Internazionale di Reykjavik (musiche di Nino Rota) – si è inoltre esibito in Polonia, Romania, Ungheria, Germania, Francia, Spagna, USA, Australia, Messico. In Italia ha preso parte alla fondazione dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, di cui ha ricoperto la carica di direttore stabile prima di assumere l’incarico di direttore principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana fino al riconoscimento della stessa quale Istituzione Concertistica. In ambito internazionale ha tenuto Masterclass in Germania (Düren), Francia (Moulin D’Andé), USA (Manhattan Music University di New York, Winston Salem University – North Caroline) e in Australia (Flinde’s University – Adelaide).
Direttore del Conservatorio di Cosenza dal 1977 al 1980, Michele Marvulli nel 1981 assume la direzione del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro; nel corso del suo mandato (durato ben 13 anni, fino al 1994) il Conservatorio Rossini vedrà accrescere il proprio prestigio grazie ad iniziative di primissimo piano, quali lo sviluppo di un’orchestra di livello professionale e l’organizzazione di importanti produzioni operistiche (“Francesca da Rimini” di Zandonai con Raina Kabajvanska e “Il Barbiere di Siviglia” in occasione del bicentenario rossiniano). Nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Pertini, nel 1991 una Commissione presieduta da Goffredo Petrassi e formata da Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Carlo Maria Giulini, Gianandrea Gavazzeni, Maurizio Pollini, Riccardo Muti, gli ha conferito il prestigioso Premio “Massimo Mila” per “l’alto Magistero didattico e l’impegno di una vita”.
prof. Pierfranco MoliterniL’articolo Oltre i novanta. Il m° Michele Marvulli torna nella sua Bari è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.