Del 21 Luglio 2023 alle ore 18:39Il 2023 resta, ancora, un anno “critico”. Il panorama, e non solo quello istituzionale, continua a presentarsi complesso e mancano le intese per superare le difficoltà correlate a un’economia ancora tutta da valutare.
Per la verità, lo avevamo già intuito all’inizio della primavera. Del resto, non intravediamo opportunità se non una prova di buona volontà che consenta ai politici di recuperare, almeno, un piano di confronto decoroso. Quello che ci manca da troppo tempo.
Ora non si può fare “filosofia” dei problemi del Paese. O si torna su una via percorribile o d’altre scelte non ne intravediamo. Non riteniamo, però, più concepibile restare spettatori di una situazione che non favorirebbe, indubbiamente, la ripresa del Paese. Anche tenuto conto che la “maggioranza”, di questa politica dovrà dimostrare le sue capacità operative anche a un’EU che già ci ha mostrato tante sue perplessità.
Le nostre valutazioni, però, non intendono essere solo un segnale preoccupante d’apatia politica. Intendiamo, anche, palesare che questo Potere Esecutivo ha da tenere in maggior conto le previsioni socio/economiche già ben note. Insomma, certe responsabilità politiche non si annullano. Nell’incertezza, si continua a polemizzare e l’Italia è sempre in “crisi”. Le sensazioni che abbiamo riportato non sono sole le nostre. Noi ci siamo proposti di divulgarle.
Giorgio BrignolaL’articolo Meditazioni è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.