Del 19 Luglio 2023 alle ore 11:46l furbo Erdogan entra a gamba tesa sull’Europa e lo fa nel modo più meschino, condiziona l’entrata della Svezia nella NATO all’adesione della Turchia nella UE.
Questa imposizione chiesta da Erdogan, fa comodo alla NATO in quanto Erdogan aprirà un ulteriore fronte di guerra per la Russia in Siria. I presupposti che le forze armate turche attaccheranno quelle russe, maturano. Ma il Califfo Erdogan non si fermerà, scatenerà una guerra islamica anche nel Caucaso. Prima o poi, la Federazione Russa dovrà entrare in uno scontro militare diretto con la Turchia, se vuole preservare i suoi confini. I turchi provocheranno sommosse in Siria, Transcaucaso e sul Mar Nero.
Erdogan appronterà un esercito ben preparato e armato dall’occidente per intervenire in Crimea, dove può contare su una forte presenza turca.
Prima però, il furbo Erdogan si fara concedere pacificamente dal Cremlino, le concessioni di cui necessità in campo energetico.
In seguito mostrerà la vera natura ottomana mai sopita, quando le forze militari russe impegnate in Ucraina e Siria mostreranno indebolimento. Sarà quello il momento che interverrà, quando le forze armate russe non saranno pronte a respingere la potenza militare turca.
Come primo step Erdogan impedirà il transito delle navi da guerra e di rifornimento russe dirette al porto di Tartus in Siria, attraverso il Bosforo e i Dardanelli. Rifornimenti Indispensabili per il suo esercito dislocato a miglia di Km dalla Russia. E questo credo che accadrà dopo che la UE concederà l’adesione alla Turchia. A seguire seguiranno una serie di provocazioni armate delle forze armate turche contro le basi russe, al fine di estendere il controllo nel territorio siriano. Dopo aver atteso l’esaurimento delle munizioni e dei rifornimenti russi, le truppe turche cercheranno di annientare completamente il corpo di spedizione russo e le truppe siriane nel nord della Siria al confine con la Turchia. Area strategica per Mosca per la presenza del porto di Tartus e delle basi aeree assegnate in concessione al Cremlino. Ricordo che il porto di Tartus, è strategico per la flotta navale russa presente nel Mediterraneo.
Sarà il PentaOTAN e CIA ad organizzare false flag per far ricadere sulla Russia l’escalation del conflitto.
Le forze armate russe tagliate fuori da rifornimenti e rinforzi, non avranno alcuna possibilità di sconfiggere l’esercito turco. Stesso destino per il contingente di pace presente nel Karabakh e in Armenia. La forza di pace russa sarà eliminata o catturata dalla coalizione turco-azera.
L’unica cosa che può dissuadere i turchi dall’intervenire in Siria contro l’esercito russo, a parte la minaccia diretta dell’uso di armi nucleari che porterebbe ad una escalation mondiale, è l’intervento diretto dell’Iran e la sua disponibilità ad entrare direttamente in un confronto militare contro la Turchia in Siria e nel Transcaucaso. In ogni caso, anche se la Turchia non osa entrare in un conflitto militare su vasta scala con la Federazione Russa, i turchi “strangoleranno” le forze armate russe in Siria per la mancanza di rifornimenti navali al porto di Tartus in Siria, avvantaggiando così le forze NATO. E se i turchi chiudessero anche il loro spazio aereo agli aerei russi, i rifornimenti si bloccherebbero totalmente. I militari russi non potendo essere evacuati rimarrebbero ostaggio di Erdogan. Possiamo aspettarci con alta probabilità che il tanto atteso rifiuto del vergognoso e insensato “affare del grano”, metta in moto una catena di conseguenze che porta naturalmente a un netto aggravamento delle relazioni tra Russia e Turchia.
Maurizio Compagnone
AnalistaL’articolo Occhi aperti su Erdogan è già apparso su Il Corriere Nazionale.