Del 19 Luglio 2023 alle ore 15:19 Un politico e giornalista appassionato, Luigi Covatta ha segnato la sua carriera tra la politica italiana e l’impegno sociale. Dalle prime esperienze come studente universitario fino alla sua influenza nel panorama politico del Novecento, Covatta ha lasciato un’impronta significativa nella storia del riformismo italiano.
Luigi Covatta, figura poliedrica della politica italiana, ha trascorso la sua vita tra l’impegno politico, l’attività giornalistica e la passione per le idee. Nato il 15 maggio 1943 a Forio d’Ischia, Covatta ha contribuito in modo significativo alla scena politica del paese, ricoprendo diversi ruoli parlamentari e sottosegretariali.
Già durante gli anni universitari, Covatta ha dimostrato il suo impegno come segretario nazionale dell’Intesa, l’organizzazione che riuniva gli studenti di ispirazione cattolica. Questo primo incarico ha gettato le basi per la sua futura carriera politica. Come cattolico di sinistra, si è impegnato attivamente nelle elezioni politiche del 1972, sostenendo il Movimento Politico dei Lavoratori di Livio Labor. Il MPL, fondato nel 1971 da Livio Labor, era un movimento politico che mirava a rappresentare l’area cattolica del dissenso verso la Democrazia Cristiana (DC) e a catalizzare il consenso dei cattolici progressisti e di sinistra.
Dopo le elezioni politiche del 1972, la maggior parte dei membri del MPL, compreso Covatta, ha deciso di confluire nel Partito Socialista Italiano (PSI). Nel PSI, Covatta ha svolto un ruolo di primo piano nel rinnovamento della cultura del socialismo italiano, contribuendo alla formulazione del “Progetto socialista” nel 1978 e alla conferenza di Rimini nel 1982. Durante gli anni di militanza nel PSI, Covatta è stato parlamentare per tre legislature consecutive al Senato, dal 1979 al 1994, ricoprendo incarichi di governo come sottosegretario alla Pubblica Istruzione e ai Beni Culturali.
La sua attività politica è stata caratterizzata dalla volontà di svincolare la sinistra italiana dall’egemonia comunista e fornire un’idea di governo e di futuro. Covatta ha sempre mantenuto una posizione indipendente, senza mai diventare craxiano o aderire a correnti politiche estremiste. La sua intelligenza, la cultura autentica e la passione per le idee lo hanno reso un interlocutore rispettato nel panorama politico italiano.
Parallelamente alla sua carriera politica, Covatta ha intrapreso un’intensa attività giornalistica, collaborando con importanti testate nazionali come La Repubblica, Il Mattino, L’Italia, Avanti!, Mondoperaio e Corriere della Sera. La sua competenza e la sua capacità di analisi lo hanno reso una voce autorevole nel dibattito pubblico.
Luigi Covatta ha dedicato gran parte della sua vita al lavoro e alla produzione intellettuale. È stato autore di diversi libri, tra cui “Menscevichi: I riformisti nella storia dell’Italia repubblicana” (2005) e “Diario della Repubblica” (2006), nei quali ha esplorato la storia del riformismo italiano e le sue sfide. Covatta è stato anche direttore politico del mensile Mondoperaio, continuando a contribuire con la sua penna affilata fino all’ultimo giorno di vita.
La figura di Luigi Covatta rappresenta un esempio di impegno politico e di ricerca delle idee. La sua passione, intelligenza e dedizione hanno lasciato un segno indelebile nella storia del riformismo italiano. La sua eredità continua a ispirare coloro che credono nell’importanza del dialogo, del rinnovamento politico e della ricerca di soluzioni per il bene comune.
Riferimenti: Luigi Covatta – WikipediaL’articolo Luigi Covatta: Tra Cattolicesimo, Sinistra e Riformismo – Un Uomo di Idee e Azione è già apparso su Il Corriere Nazionale.