Del 17 Luglio 2023 alle ore 10:47La musica e l’arte non hanno confini; sono linguaggi universali che non hanno bisogno di intermediari linguistici. Ogni “player” è portatore di sana cultura, di confronto, di arricchimento, di reciproca empatia.
Lo storico Gruppo “U’ Uaragniaun”, di cui mi sono occupato oltre 10 anni fa con una ricca biografia nel mio volume ”Altamura, terra di talenti”/Arti Grafiche Pecoraro, è una band che ha varcato i confini nazionali.
Le relazioni che hanno sviluppato in oltre 30 anni di attività musicale, hanno veicolato l’immagine di Altamura e del territorio dell’Alta Murgia in Europa, in America e in Medio Oriente.
A buon diritto li possiamo definire “Ambasciatori di Altamura nel mondo”; una definizione che mi piace utilizzare, quando incontro artisti o cultori che spendono le loro energie per far crescere la nostra comunità; definizione a me cara per il mio progetto “Festival delle musiche mercadantiane”, durante la cui manifestazione nomino dei musicisti Ambasciatori della musica di S. Mercadante.
Da sx: Lukman Ahmad, Giovanni Mercadante, Luigi Bolognese e Michele Lospalluto
L’artista curdo-americano Lukman Ahmad ospite dell’Associazione Suoni della Murgia, di cui è direttore artistico lo stesso Luigi Bolognese, ha realizzato un’opera in estemporanea seguendo i suoni magici della Gani Mirzo band e Ibrahim Keivo (un originale viaggio di solidarietà attraverso la musica del Kurdistan) nell’ambito del “Dignity Road Project”.
Il concerto si è tenuto sabato sera 15 luglio 2023 presso jazzo Corte Cicero, sulla direttrice per la masseria della Mena, in territorio di Altamura, dove c’è stata una notevolissima presenza di pubblico. L’opera è stata venduta sul posto ad una coppia di giovani interessati a farne omaggio a degli amici per il loro anniversario di matrimonio.
Lukman, presentatomi da Luigi Bolognese e Michele Lospalluto grande cultore di musiche internazionali e redattore del periodico “Altamura in dialogo”, è un artista che porta in giro per il mondo il messaggio delle sue genti oppresse da una guerra ultradecennale che non trova pace in una terra senza confini, poiché sparpagliata nei territori della Turchia, Siria, Iraq e Iran.
Vivono in condizioni estreme di povertà e di disagi morali, soprattutto le donne oggetto di abusi sessuali e i bambini per lo sfruttamento minorile.
Nell’intervista in lingua inglese che Lukman ha concesso al nostro giornale racconta la sua storia.
Nato in un villaggio del Kurdistan nel nord della Siria, opera come artista sin da giovane; ama la musica curda e suona uno strumento tradizionale. Nel 2010 si è trasferito negli Stati Uniti d’America.
Nel suo linguaggio artistico predilige ovviamente la cultura tradizionale curda. A livello mondiale nessuno riesce a capire la situazione in cui versa il popolo curdo, vista la situazione politica molto complicata. Perciò attraverso l’arte, la musica ed altre attività culturali, Lukman cerca di illuminare gli altri popoli sulla situazione del Kurdistan.
Il mio messaggio – chiarisce Lukman – non è politico; la mia arte trasmette cultura e lo faccio soprattutto in America confrontandomi con altri artisti internazionali.
L’amicizia con Luigi Bolognese del Gruppo altamurano è nata tramite l’amico musicista Gani di Barcellona; parlando con lui propose un giorno se le rete dei loro contatti potesse essere estesa anche in Italia; questa performance è stata possibile grazie al suo interessamento
Lukman cosa ne pensa della musica tradizionale della Murgia?
Ci sono delle sonorità affini alla nostra musica – risponde l’artista – ma sono ovviamente suoni ancestrali che oggi possono essere definite contaminazioni; hanno valori di confine territoriale.
L’articolo INTERVISTA ESCLUSIVA – L’artista curdo-americano Lukman Ahmad ospite ad Altamura dei Suoni della Murgia. è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.