<a href="https://www.corrierenazionale.net/" target="_blank" rel="noopener">Il Corriere Nazionale</a>

Del 15 Luglio 2023 alle ore 07:51

Sdegnato per le accuse di estorsione, l’ex super latitante ha ottenuto che vengano ascoltati la figlia di un boss e il marito. Il gup ha accettato le “condizioni” poste e ha rinviato a settembre l’udienza

AGI. – Matteo Messina Denaro sceglie il rito abbreviato ponendo una condizione: sentire le “persone offese” di un tentativo di estorsione. Il Gup del tribunale di Palermo Rosario Di Gioia accoglie la richiesta di abbreviato condizionato e rinvia a settembre, quando saranno “esaminati” Giuseppina Passanante, figlia di un boss, e il marito di lei.

Ad avanzare la proposta è stata, per conto del boss detenuto all’Aquila, la nipote avvocato, Lorenza Guttadauro. In uno dei suoi interrogatori davanti ai pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Messina Denaro aveva respinto quasi con sdegno le accuse che gli venivano mosse, di avere scritto una lettera (firmandola con nome e cognome e facendola spedire per posta) in cui rivendicava la proprietà di un terreno di Campobello di Mazara (Trapani) che formalmente apparteneva a Passanante padre, che sarebbe stato però intestatario fittizio.
Quella lettera, aveva spiegato il boss, era stata una sfida (oltre che una minaccia, ma questo lui non lo ha ammesso esplicitamente) perché Giuseppina Passanante ammettesse e restituisse il maltolto. Ora la nuova sfida, stavolta nelle aule di giustizia.

L’articolo Messina Denaro a processo per estorsione ma con rito abbreviato è già apparso su Il Corriere Nazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.